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Ospedale Tagliacozzo, per il Tar la chiusura è incostituzionale: decisione rinviata alla Consulta

Tagliacozzo. Con l’ordinanza n. 115/2012 del 16 febbraio, il Tar Abruzzo ha deciso che la norma di sanatoria contenuta nella Manovra Tremonti si pone in contrasto con gli artt. 24, 72, 72, 103, 113, 117, 120 Cost, e con la Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo del 4.11.1950.

In sostanza, sono stati individuati diversi profili di incostituzionalità della legge di sanatoria emanata su sollecito del Presidente Chiodi. Il giudizio, dunque, è stato sospeso e gli atti sono stati trasmessi alla Consulta. “Siamo soddisfatti per la pronuncia del Tar” commenta il sindaco Maurizio Di Marco Testa “che conferma ciò che abbiamo sempre affermato: non è possibile chiudere per legge l’Ospedale di Tagliacozzo. La popolazione di un territorio particolare come il nostro non può restare senza adeguata tutela sanitaria. Ora attendiamo fiduciosi il giudizio della Consulta. Ovviamente continueremo a cercare un dialogo di natura politica con la Regione, con il Commissario alla Sanità e con la Asl, convinti che le ragioni delle zone interne non possono essere ignorati. Percorriamo quindi un doppio binario: la strada giudiziaria, e la strada del dialogo politico”.

Nell’ottobre 2010 il Comune di Tagliacozzo aveva impugnato davanti al Tar le delibere 44 e 45 che approvavano il “Programma Operativo” del duo Chiodi Baraldi (Commissario e sub Commissario) per il rientro dal debito sanitario nella Regione Abruzzo, in quanto tali provvedimenti stabilivano la chiusura dei piccoli ospedali, tra cui quello di Tagliacozzo, e la sua trasformazione in una sorta di poliambulatorio (il cosiddetto Presidio Territoriale di Assistenza).

Nel giugno 2011 il Tar ha dichiarato illegittimo il “Programma Operativo 2010”, perchè contrastante con le leggi statali e regionali che governano la materia e con lo stesso “Piano di Rientro” adottato nel 2007-2008.

Subito dopo il governatore Chiodi aveva sollecitato la convocazione di un vertice governativo auspicando provvedimenti governativi che gli avrebbero permesso di continuare nell’incarico commissariale, ostacolato, a suo dire, dalle sentenze del Tar.

Nel mese di luglio 2011 il Governo Berlusconi ha emanato una disposizione che trasformava in legge dello stato il “Programma Operativo 2010”. Il Comune di Tagliacozzo, assistito dagli avvocati Herbert Simone, Paolo Novella, e Gianluca Motta, ha chiesto al Tar di eseguire, in via di ottemperanza, la sentenza n. 324/2011 disapplicando la norma del Decreto Legge n. 98, oppure di rinviare tale norma davanti alla Corte Costituzionale.

“Ci vorranno anni per rimettere le cose in ordine nella sanità” commenta a proposito il capogruppo Idv in Consiglio regionale Carlo Costantini. “Chiodi si è illuso che l’unico ordine necessario fosse quello dei numeri, ma dietro la gestione della sanità ci sono diritti costituzionalmente garantiti. Diritti che nessuno può calpestare, neppure un governo folle che si presta al giochino di ratificare con una legge dello stato un atto programmatorio di competenza regionale, con l’unica finalità di dare comunque ragione a chi, come Chiodi, è stato già bocciato dai tribunali, prima ancora che dai suoi avversari politici. Il mio pensiero va in questo momento ai cittadini di Tagliacozzo che fino ad oggi si sono battuti come leoni, a difesa di un loro diritto. Nella certezza la Corte Costituzionale, come sempre, assicurerà il ripristino della legalità, anche se a pagarne le conseguenze saranno ancora una volta gli abruzzesi”.