L’Aquila. Con l’arrivo della primavera e il ritorno dell’ora legale si allungano le giornate e tornano le aperture pomeridiane e festive nel Parco archeologico di Amiternum, che si protrarranno per tutta l’estate.
Dal primo aprile al 30 settembre 2017 i due siti del Teatro e dell’Anfiteatro – afferenti alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città dell’Aquila e i comuni del cratere – osserveranno tutti i giorni, compresi domeniche e festivi, l’orario continuato di apertura dalle 9.00 alle 19.30, offrendo cosi’ a cittadini e turisti un’opportunità di visita più ampia e agevole, anche nei weekend.
Le due aree archeologiche di Amiternum – antica città sabino-romana sviluppatasi lungo la via Cecilia nell’alta valle dell’Aterno a partire dalla metà del III sec. a. C. – comprendono i maestosi resti dell’Anfiteatro del I secolo d.C. che poteva contenere fino a 6000 spettatori (48 arcate su due piani che ne delimitano il perimetro, nei pressi dalla adiacente grande domus a peristilio) e del grande Teatro, costruito nel I secolo a.C (età augustea) per ospitare circa 2000 spettatori (la parte inferiore della cavea, l’orchestra e la scena).
L’estensione dell’antica città è ricostruibile in base alla presenza di necropoli con monumenti funerari di notevole ricchezza, con rilievi scultorei e finissimi letti di bronzo, rivelatori di ideologie e rituali funerari di età repubblicana e imperiale.
Sono in via di definizione, anche in collaborazione con le amministrazioni comunali interessate, i programmi di aperture estive degli altri siti archeologici afferenti alla Soprintendenza (Area archeologica di Forcona a Civita di Bagno – L’Aquila, Tempio Italico di Castel di Ieri, Necropoli vestina a Fossa), mentre resta sempre aperta e liberamente accessibile l’area archeologica di Peltuinum a Prata d’Ansidonia.