Campotosto. Il sisma dello scorso 18 gennaio non ha risparmiato le chiese: a Campotosto tutti i luoghi di culto sono inaccessibili.
“Qui non c’è più neanche un posto per pregare”, dice il presidente della ProLoco locale, Valeria Vertolli. Tre le chiese di Campotosto colpite dal terremoto: quella di Sant’Antonio Abate, la chiesa di Santa Maria Apparente e la chiesa di Santa Maria Assunta.
“In particolare – precisa Vertolli – la chiesa di Santa Maria Assunta era già stata danneggiata dal sisma del 2009 e, resa pericolante dall’ulteriore terremoto del 18 gennaio, è stata demolita nei giorni scorsi per motivi di sicurezza, lasciando un doloroso ‘buco’ nella piazza principale, che è stata anche temporaneamente privata, per fare spazio ai mezzi dell’emergenza e alle attività commerciali, da tutti gli arredi urbani, compresa la fontana-monumento.
La chiesa di Sant’Antonio e la chiesa di Santa Maria Apparente erano invece scampate al sisma del 2009, ma ora sono inaccessibili”.
La prima si trova in piena zona rossa e la seconda era stata sottoposta a massicci puntellamenti già in seguito agli eventi sismici di Amatrice e Norcia e attualmente risulta chiusa. A Campotosto, insomma, sottolinea la presidente della Pro Loco, “in questo momento non si può celebrare neanche un funerale o una semplice messa in una struttura consacrata” e nelle tre frazioni del paese – Ortolano, Mascioni e Poggio Cancelli – la situazione è “purtroppo analoga”.
“Il nostro parroco, Don Giacinto, sta facendo tutto il possibile per sostenere la popolazione – aggiunge Vertolli – ma, senza un luogo di aggregazione religiosa, non è un’impresa semplice. Grazie al grande cuore dei Vigili del Fuoco da qualche giorno abbiamo a disposizione una tenda, ma ovviamente non può essere una soluzione a lungo termine”.
Infine l’appello, al vescovo e a tutte le autorità competenti “affinché possa essere trovata una soluzione il prima possibile”.