Ricostruzione L’Aquila, oltre il 70% dei cantieri sono irregolari

ricostruzione_aquilaL’Aquila. Oltre il 70 per cento delle imprese edili (70,9 per la precisione) controllate dagli ispettori della Direzione territoriale del lavoro dell’Aquila, della Direzione regionale e dai Carabinieri sono risultate irregolari. E’ il dato, preoccupante, emerso dalla conferenza stampa in cui sono stati resi noti gli esiti di due distinte campagne di controllo (una si è svolta a maggio, l’altra a ottobre di quest’anno) effettuate dal personale della Direzione e dai militari del nucleo operativo del gruppo Carabinieri per la tutela del lavoro di Napoli, competente per tutta l’area del centro Sud.

Su 217 aziende ispezionate, 154 sono risultate quelle irregolari. Numerose le violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, che hanno portato alla denuncia di 163 persone, di cui una per “falsità morale e ideologica”; di 549 posizioni lavorative 64 sono state riscontrate irregolari. Sono 38 i lavoratori in nero scoperti nell’ambito dell’attività ispettiva mentre sono 22 i provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale. Le prescrizioni contestate per violazioni sulla sicurezza sono state 404 per un totale di circa 1,7 milioni di ammende; 184 mila euro le ammende per violazioni della normativa sui pubblici appalti e, infine, sono 167 le sanzioni amministrative inflitte per un totale di 134 mila euro. Alla conferenza stampa erano presenti il direttore regionale del lavoro, Giovanni De Paulis, il direttore della direzione territoriale del lavoro della provincia dell’Aquila, Maria Luisa Calavena e il comandante dei Carabinieri del Gruppo Tutela del lavoro di Napoli, Gaetano Restelli. “Il particolare  è che abbiamo trovato poco lavoro nero e molte problematiche sulla sicurezza. Comunque posso affermare che il modello L’Aquila – ha detto Restelli – lo possiamo esportate in tutta Italia, ovvero questa sinergia nata con la direttiva del Ministro Sacconi, che prevede l’intervento congiunto Ispettorato-Arma dei carabinieri tutela lavoro, si tratta di un modello vincente nel porre barriere sia per quanto riguarda il lavoro nero e soprattutto che alle violazioni nella sicurezza sui cantieri edili”. “Noi insisteremo su questo punto – ha detto De Paulis – perché riteniamo che L’Aquila abbia bisogno di un’attività di controllo particolarmente attenta, soprattutto nel settore dell’edilizia date le attività legate alla ricostruzione post-terremoto, chiederemo anche per il futuro delle risorse aggiuntive che ci permettono di svolgere questo tipo di indagini”.

 

 

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