Ricostruzione L’Aquila, prendono servizio 5 ingegneri per Genio Civile

L’Aquila. Prenderanno servizio domani, a L’Aquila, i cinque ingegneri selezionati per rafforzare l’organico al Genio Civile e retribuiti grazie ad una norma concordata tra Regione Abruzzo, tramite il lavoro della Commissione Territorio presieduta da Pierpaolo Pietrucci, e Ance L’Aquila.

Tale norma prevede il pagamento di un contributo di istruttoria aggiuntivo a carico del committente che può essere anticipato dalle imprese titolari dei lavori.

“Uno sforzo – dice il Presidente dei costruttori aquilani Ettore Barattelli – che le imprese edili si sono accollate per velocizzare l’iter delle pratiche ormai accumulate in ordini di grandezze e ritardi non compatibili con i tempi di una ragionevole ricostruzione”.

“Si tratta di un gorgo burocratico che sta inficiando fortemente il tiraggio degli stanziamenti della ricostruzione privata ed anche l’attività dei cantieri extra sisma e che deve essere immediatamente sbloccato per non compromettere la rendicontazione dei lavori, ormai costantemente al ribasso, dalla quale dipende il flusso dei fondi che lo Stato trasferisce nel cratere.

Questa situazione, causata da organici insufficienti, con oltre 400 pratiche giacenti, rischiava di diventare la tomba della ricostruzione in una drammatica contingenza in cui le risorse per gli interventi edilizi sono richieste da più fronti emergenziali”.

“Il nuovo provvedimento – si legge in una nota dell’Ance -, molto caldeggiato da ANCE L’Aquila e Ordini professionali, era già stato annunciato a dicembre ma per la sua applicazione ha dovuto attendere le necessarie validazioni burocratiche.

Tale velocizzazione si aggiunge al cosiddetto provvedimento sblocca cantieri pubblicato recentemente sul BURA che è entrato in vigore agli inizi di gennaio 2017”.

“Da domani, dunque – è un altro passo della nota -, le pratiche giacenti negli uffici potranno essere esaminate attraverso una procedura semplificata che eviterà la lunghissima trafila dell’esame di merito dei progetti attraverso l’autorizzazione sismica immediata, come avveniva con il regime di deposito vigente prima della riforma del Genio Civile, tranne che per particolari casistiche afferenti a categorie edificatorie sensibili.

Le pratiche future invece subiranno un controllo tramite sorteggio su un campione del 15%, il resto seguirà la procedura semplificata”.

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