Nuovamente assistiti dagli scialpinisti dell’Arma giunti dalla Val Gardena, nel sopralluogo di oggi i militari hanno soprattutto cominciato a valutare le modalità e i tempi necessari per la rimozione del relitto che è tuttora sotto sequestro e vigilato dalla strada da un’autopattuglia.
Nel frattempo gli investigatori hanno cominciato ad acquisire atti e documenti dall’ospedale San Salvatore del capoluogo, e a informarsi su tutte le procedure di soccorso messe in atto in caso di incidenti sulle piste da sci. Al momento non ci sarebbero ipotesi ma l’intenzione è quella di acquisire un quadro completo della situazione e solo dopo capire quali condotte possono avere influito nella vicenda.
Anche oggi sono stati ascoltati dei testimoni della fasi iniziali del fatto e altri ne saranno sentiti domani. Quanto alla scatola nera recuperata ieri dall’AW 139, secondo quanto appreso da fonti investigative è stata già trasferita a Roma in una sede dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo dove si trovano le attrezzature per la decodifica dei dati che contiene. Bisognerà valutare se il registratore di volo ha subito dei danni non tanto all’esterno quanto proprio nei dati interni.