Il velivolo aveva appena soccorso uno sciatore romano, Ettore Palanca, 50 anni di Roma, feritosi mentre sciava nella stazione di Campo Felice. Aveva riportato la frattura di tibia e perone.
Per le altre 5 persone, compreso il ferito, che si trovavano a bordo del mezzo, dovrebbe esserci solo una ricognizione delle salme.
Ieri, intanto, era stata recuperata la “scatola arancione” (cosi’ si chiama quella in dotazione agli elicotteri) che contiene tutte le informazioni comprese le comunicazioni via radio.
L’ipotesi che si fa strada nelle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Simonetta Ciccarelli, è quella dell’errore umano. Sul luogo della tragedia c’era una fitta nebbia e un vento che soffiava a 40 chilometri orari.
Il reato ipotizzato dal pm è disastro aviatorio e delitto colposo. L’inchiesta non ha indagati e probabilmente non ce ne saranno, proprio perchè l’ipotesi più accreditata è l’errore umano.
Su disposizione del magistrato sono state già acquisite le telefonate arrivate e partite dal 118 dei medici che hanno gestito l’emergenza sanitaria. Sequestrati anche i registri di volo dell’elicottero ma anche il materiale relativo alle revisioni, anche presso l’azienda milanese Inaer Aviation Italia Spa che ha vinto l’appalto per il servizio di elisoccorso.
I funerali delle vittime, in particolare gli aquilani Walter Bucci, medico del 118, e l’infermiere Giuseppe Serpetti, dovrebbero tenersi sabato nella basilica di San Bernardino dove già da domani potrebbe essere allestita la camera ardente.
Nella giornata delle esequie, come già annunciato dal sindaco Massimo Cialente, a L’Aquila sarà osservato il lutto cittadino.