Il giudice Marco Billi ha deciso di concedere due settimane di pausa, dopo che le difese e una delle parti civili hanno presentato un’istanza di nullità del processo. Il motivo, che era già stato sottolineato in un’istanza di rinvio presentata all’inizio del dibattito, è legato al ritardo nella consegna di alcuni documenti da parte della cancelleria che, secondo i ricorrenti, aveva impedito l’esame degli stessi e la convocazione dei contro testimoni.
La prima istanza era stata rigettata dopo una breve camera di consiglio. In particolare gli avvocati della difesa e dell’Avvocatura dello Stato (quest’ultima in rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei ministri) hanno lamentato la mancanza di alcuni volumi della relazione Barberi sulla vulnerabilità degli edifici (poi crollati a seguito del sisma del 6 aprile del 2009) e una decina di dvd, tra cui le copie del film “Draquila” di Sabina Guzzanti.
Nel processo sono imputati Bernardo De Bernardinis, all’epoca vice capo della Protezione civile, e Mauro Dolce, direttore dell’ufficio rischio sismico della Protezione Civile, Franco Barberi, presidente vicario della Commissione Grandi rischi, Enzo Boschi, all’epoca presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto ‘Case’, e Claudio Eva, ordinario di fisica dell’Universita’ di Genova. Le ipotesi di reato sono di omicidio colposo, lesioni e disastro colposi.