L’Aquila. Per la Stazione Ornitologica Abruzzese “in qualsiasi paese civile del pianeta un’oasi come il laghetto delle meravigliose sorgenti del Vetoio posta a fianco di un ospedale con pochissimo verde come il San Salvatore a L’Aquila verrebbe trasformata nel parco del nosocomio a beneficio di malati, parenti e operatori.
All’Anas, invece, viene in mente di proporre una colata di cemento e asfalto per far passare il traffico inquinante proprio in mezzo, facendo sfrecciare le auto a pochi metri da un ospedale e a 40 metri dalle preziosissime sorgenti.
Il progetto è stato depositato dall’Anas in Regione per la fase della Valutazione di Impatto Ambientale e chiunque puo’ formulare osservazioni entro il 20 febbraio 2017″.
La Stazione Ornitologica Abruzzese ha inviato stamattina una dettagliata nota per contestare duramente una scelta che considera “arretrata, illogica e fuori dal tempo”.
In premessa l’associazione ha portato, “con tanto di immagini inequivocabili – è scritto in una nota – esempi di ospedali che nel mondo hanno puntato sul verde per garantire il benessere dei fruitori, per coadiuvare le cure e offrire relax in un luogo di sofferenza.
Addirittura gli stessi proponenti ammettono che ci saranno criticità sull’ospedale per quanto riguarda l’inquinamento acustico sia in fase di cantiere che in fase di esercizio dell’arteria. Intanto propongono di mettere le barriere acustiche durante i lavori, poi si vedrà’!”.
L’Associazione ha poi evidenziato “l’invasione della strada nell’area sottoposta a vincolo attorno al laghetto del Vetoio, che teoricamente godrebbe della massima tutela dal punto di vista paesaggistico e archeologico”.
Sempre secondo la Stazione Ornitologica Abruzzese “L’ANAS negli elaborati segnala di aver riscontrato diffusi superamenti dei limiti di legge per lo Zinco nel suolo nei punti campionati ma la questione non viene approfondita come si dovrebbe in base alle norme sulle bonifiche. Qual è la fonte di tali superamenti?”.