“Fabrizia Di Lorenzo come un angelo con le ali aperte: lei che amava la vita con tanti ideali e molti valori, ha dovuto lasciare questa terra che non riesce a dare speranza a questi giovani per il lavoro”.
Con queste le parole pronunciate nell’omelia il vescovo della diocesi di Sulmona Valva, Angelo Spina, ha ricordato la vittima italiana dell’attentato di Berlino, di cui oggi si sono celebrati i funerali. Alle esequie era presente anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
“Di fronte al mistero della morte la nostra ragione si ferma – ha proseguito il vescovo – Dona conforto ai tuoi genitori guarda i giovani e questa nostra terra. Prega per loro e fa loro capire quando è prezioso il dono della vita perché tutti diventino ambasciatori di pace”. All’uscita dalla chiesa un lungo applauso ha accolto il feretro: dietro sono apparsi i genitori e poco dopo anche Mattarella. La salma è stata trasportata nel cimitero di Sulmona.
La politica la smetta di litigare e dia speranze ai giovani. Nel giorno dell’ addio a Fabrizia Di Lorenzo, i giovani Udc abruzzesi si stringono attorno ai familiari, Gaetano, Giovanna e Gerardo, ed a tutta la comunità di Sulmona. Rivolgono il loro saluto affettuoso a Fabrizia, vittima del terrorismo. “I suoi grandi ideali, i suoi forti valori, il suo coraggio- si legge in un documento del Coordinamento regionale dei Giovani UDC- resteranno scolpiti nei cuori degli abruzzesi”.
In questa giornata triste per l’Abruzzo, deve far riflettere tutti il richiamo del vescovo di Sulmona Spina, “sulla nostra terra amata che non riesce a dare speranza alle giovani generazioni che cercano lavoro. Quel lavoro che dà dignità alle persone umane”. “Viviamo una realtà amara: noi giovani siamo i più colpiti da una lunga crisi economica, che si trascina da molti anni. Non solo per il tasso di disoccupazione che ha superato il 40%, ma anche per la fiducia che si è incrinata nei confronti delle Istituzioni- aggiungono i giovani UDC- Molti di noi giovani , troppi, cercano speranza in altre terre che ancora sanno concedere occasioni. Fabrizia faceva parte di questo esercito di espatriati” . Riccardo Cicchetti, coordinatore regionale dei Giovani UDC, spiega.
“Alla politica abruzzese diciamo con forza : basta chiacchiere, basta litigi, basta demagogia, basta propaganda sterile. Si cambi registro in Abruzzo : bisogna riorganizzare la nostra speranza nel futuro. Non abbiamo bisogno di promesse, ma di occasioni giuste per costruirci la nostra vita. Le nuove generazioni si sentono tradite e deluse da una politica che sa solo litigare e da un modello sociale di sviluppo che dimentica la persona”. Nel documento, condiviso anche dal segretario regionale del partito Enrico Di Giuseppantonio,si legge ancora: “chiediamo ai nostri coetanei di scendere in piazza per il lavoro. Quel lavoro ,che come ha ricordato Papa Francesco , “non è solo occupare del tempo o guadagnare dei soldi, ma è fonte primaria di dignità per la persona e per il senso di una vita orientata al futuro e alle relazioni con gli altri” .