L’inchiesta, partita alcuni mesi fa, vede coinvolti 49 dipendenti di cui 5 lavoratori delle cooperative che svolgono servizi per conto del Comune. A 25 di loro, tra cui Paolini, la Corte dei Conti ha contestato nei giorni il danno erariale.
All’uomo sono state contestate delle timbrature fatte per conto della sua responsabile e un danno di 55 euro a cui il sostituto procuratore della Corte dei conti titolare dell’indagine, ha aggiunto la richiesta di altri 15mila euro per il danno all’immagine.
Sulla vicenda la squadra anticrimine del commissariato ha avviato un’inchiesta. Da quanto si è appreso nel corso del sopralluogo effettuato nel garage teatro della tragedia, la polizia non avrebbe trovato alcun messaggio.