Terremoto: L’Aquila ringrazia gli abruzzesi nel mondo

laquila_terremotoL’Aquila. ”E’ un giorno di grande emozione per tutta la comunità abruzzese. Finalmente riusciamo a stringervi idealmente in un forte abbraccio per ringraziarvi dell’affetto, della solidarietà, del sostegno che mai ci avete fatto mancare nei lunghi e duri mesi del dopo terremoto dell’Aquila”. E’ un passaggio del messaggio che il Commissario delegato per la Ricostruzione, e presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, assente per motivi di salute ha fatto pervenire alla folta rappresentanza di corregionali che vivono all’estero, riuniti oggi all’Aquila.

L’evento è stato promosso dal Consiglio regionale d’Abruzzo e dal Cram (Consiglio regionale abruzzesi nel Mondo), proprio per esprimere gratitudine alle varie associazioni che sono state vicine, emotivamente e materialmente al territorio terremotato (oltre 10 milioni di euro raccolti in favore delle popolazioni colpite). L’incontro con le autorità locali si è svolto, in mattinata, alla caserma della Guardia di finanza di Coppito, dove è stata celebrata , dal vescovo dell’Aquila monsignor Giuseppe Molinari, una toccante messa solenne in ricordo delle vittime del sisma.

 

Gli abruzzesi che vivono all’estero sono circa un milione e 200 mila. Sono arrivati dal nord Europa, dall’America, addirittura dall’Australia. Sono tornati nella loro patria, l’Abruzzo, per un’occasione speciale: il “Raduno degli abruzzesi nel mondo”, che si è svolta nella giornata di oggi all’Aquila. Questa mattina, nell’auditorium della Scuola della Guardia di finanza, a Coppito, erano in 300 circa i corregionali giunti in rappresentanza dell’altro Abruzzo, quello che vive fuori i confini italiani, numericamente uguale a quello vero.

”L’affetto, l’empatia, il sentire comune, con cui avete condiviso la nostra tragedia ci sono sempre stati di conforto e di stimolo – ha fatto sapere il Presidente – Se voi, da ogni parte del Mondo, avete mostrato di credere in una ricostruzione possibile e doverosa, tanto più avete rafforzato la nostra speranza di rinascita. Siete in tantissimi, voi abruzzesi, sparsi in ogni dove della Terra – ha scritto ancora Chiodi nel saluto – Un piccolo Abruzzo che vive, palpita, soffre e gioisce con noi. La città dell’Aquila vi saprà accogliere con tutto il calore di cui è capace”. Ha auspicato, infine, il Presidente, che ”questo bellissimo legame con la vostra terra d’origine continui a crescere ed a rafforzarsi, anche nelle nuove generazioni”. Una mattinata di condivisione e di calore.

 

All’incontro ha partecipato anche il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano. “E’ un’occasione particolarmente lieta per me – ha dichiarato – Ho sempre ritenuto che gli abruzzesi che vivono fuori dal paese rappresentano un punto di riferimento fondamentale per i nostri valori e nostri principi. Questo evento serve a evidenziare quello che queste persone hanno fatto per L’Aquila, con uno spirito di solidarietà e un amore verso questa terra davvero straordinario”. Tra le autorità presenti, anche l’onorevole Antonio Razzi, il senatore Claudio Micheloni, il consigliere regionale Franco Caramanico e Maria Teresa Letta, presidente della Croce rossa nazionale. In rappresentanza dell’assessore Mauro Febbo, presidente del Cram, era presente il vice presidente, Franco Santellocco, mentre a rappresentare il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, assente anche lui per motivi di salute, il consigliere comunale Maurizio Capri, che ha la delega ai rapporti con le città gemellate.

 

Peccato per la piccola, inopportuna e fastidiosa, polemica politica nata sul palco tra il presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, Nazario Pagano, ed il senatore del Pd Micheloni sulla capacità progettuale delle istituzioni locali e di tutta la governance della ricostruzione.

Passato l’imbarazzo, la comitiva, soprattutto rappresentanti delle Associazioni attive all’estero, ha visitato la città. Nel pomeriggio, la comitiva si è spostata alla Villa comunale e, nel centro storico per una visita tra i palazzi storici ancora puntellati, dopo i tragici accadimenti del 6 aprile di due anni fa. Alle 18.30, è scesa dal cielo, appesa a un elicottero, una scultura metallica riproducente un’aquila (i materiali tutti recuperati dai crolli delle chiese di Paganica), opera del maestro marchigiano Giuseppe Gentili. Rimarrà esposta in piazza per circa un mese, poi riprenderà il “viaggio” verso altre città per raccogliere fondi, fin quando si fermerà per essere venduta all’asta.

 

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