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Camorra, traffico di rifiuti: sequestro di beni anche a Sulmona

Sulmona. La Direzione investigativa antimafia di Napoli ha sequestrato  beni per complessivi 13 milioni su ordine del tribunale di Santa Maria Capua Vetere a carico dei fratelli Elio, Generoso e Raffaele Roma, di Trentola Ducenta, nonché del figlio di Elio, Francesco. I Roma sono imprenditori attivi nel settore dei rifiuti ritenuti contigui al clan dei Casalesi. I fratelli, secondo le indagini degli uomini del capo centro Maurizio Vallone, avevano il ruolo di intermediari, trasportatori, depositari e smaltitori dei rifiuti illecitamente conferiti nel territorio campano, nell’interesse patrimoniale del clan.

I rifiuti venivano poi smaltiti illegalmente nel territorio di Trentola, anche con l’utilizzo di falsi documenti di identificazione e con l’esecuzione di truffe ai danni di pubbliche amministrazioni. Già in passato la famiglia Roma era stata al centro di indagini relative alla società Siser di Villa Literno, di cui sono titolari Generoso e Francesco, padre e figlio, dalle quali e’ emerso che ricevevano quello che sulla carta risultava come concime e compost per l’agricoltura, ma in realtà, grazie anche ad alterazioni di documenti e falsi certificati di analisi di rifiuti, realizzavano lo smaltimento illecito di una impressionante quantità di rifiuti pericolosi e fortemente inquinanti, nel tempo assorbiti dalle produzioni agricole esistenti nella zona. I beni sottoposti a sequestro preventivo, alcuni dei quali già colpiti da sequestro penale emesso dalla magistratura partenopea, consistono in 10 società, una quota societaria, una ditta, 22 terreni, 13 fabbricati, 31 autovetture e 10 motocicli, aventi sede o ubicati nella provincia di Caserta, a Sulmona, Pisa e Napoli, nella disponibilità diretta e indiretta dei Roma.