Una comune abitazione privata, trasformata in ristorante, senza alcuna distinzione tra alimenti per uso domestico e le pietanze servite al pubblico, così come nessuna prova sul rispetto delle procedure di rintracciabilità degli alimenti, alla base della sicurezza alimentare. L’attività, nell’Aquilano, è stata scoperta dai Carabinieri del Nas di Pescara e subito sospesa, nell’ambito di una serie di controlli avviati proprio sul fenomeno degli ‘Home restaurant’, che si stanno diffondendo rapidamente anche in Abruzzo.
I militari per la Tutela della salute, infatti, da tempo tenevano sotto osservazione siti web, pagine social e forum specializzato nel settore, per individuare le strutture private in cui viene svolta una vera e propria attività ristorativa. Grazie all’attività di monitoraggio, lavorando su indizi quali sito web, pagina social con indicazione delle date degli eventi culinari e numerose recensioni, i Carabinieri sono arrivati all’attività dell’Aquilano.
Una volta localizzata, la struttura è stata immediatamente ispezionata. La responsabile ha esibito una generica comunicazione inviata al Comune competente che, tuttavia, non è stata sufficiente ad evitarle il provvedimento di sospensione da parte della Asl dell’Aquila. Al vaglio degli inquirenti anche l’attività ricettiva svolta nella struttura e la detenzione di alcuni animali d’affezione.
La circolare del ministero della Salute in tema di Home Restaurant, infatti, è molto chiara: è obbligatoria la notifica dell’attività all’autorità competente, così come obbligatori sono il rispetto dei requisiti igienico sanitari e gestionali, in tema di autocontrollo, previsti dalle norme comunitarie del cosiddetto ‘Pacchetto igiene’.
Già l’anno scorso i Carabinieri del Nas di Pescara avevano scovato, nel Teramano, un altro home restaurant, anche in quel caso completamente abusivo, specializzato nell’organizzazione di cene a base di carne.