Alla cerimonia hanno preso parte numerose autorità civili, politiche e religiose, dando il via a un intervento del valore complessivo di 6milioni 935mila euro, di cui 5 milioni donati dal sistema del Credito cooperativo italiano e 1 milione e mezzo, in particolare, dalla Banca di Credito Cooperativo di Roma.
L’intervento consentirà di recuperare uno degli edifici-simbolo del centro storico aquilano che, fino al 6 aprile 2009, ospitava tutti gli uffici comunali. Sono intervenuti Piero Di Stefano, assessore alla ricostruzione del Comune dell’Aquila, Francesco Liberati, presidente Bcc Roma, Augusto Dell’Erba, vice presidente di Federcasse e Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila.
“L’avvio di questo cantiere segna un prima e un dopo nella storia della nostra citta’”, ha dichiarato il sindaco Cialente, “come se un tempo eternamente sospeso riprendesse a scorrere. Oggi avviamo, grazie a fondi statali e alla generosa contribuzione di Bcc Roma e Federcasse, un cantiere frutto di uno studio innovativo, capillare, ambizioso da parte dell’Università dell’Aquila. Un modello di intervento che restituirà agli aquilani un luogo emblema di rinascita, storia, orgoglio”.
“Si realizza oggi”, ha detto Liberati, “un’ altra tappa del lungo percorso di ricostruzione di questa splendida città. Siamo presenti all’Aquila dai primi anni del 2000 e subito abbiamo puntato a radicarci come Banca locale. Dopo il tragico terremoto del 2009 abbiamo intensificato i nostri sforzi al servizio della cittadinanza, anche per dare continuità, nel lungo periodo, alla ripresa civile e sociale.
Oggi possiamo affermare con orgoglio”, ha concluso Liberati, “come Bcc Roma sia ancora di piu’ la Banca dell’Aquila. Per questo siamo molto felici che palazzo Margherita possa riprendere presto la sua funzione di cuore pulsante della città”.
Augusto dell’Erba ha sottolineato come “la somma raccolta sia il frutto di 10mila donazioni, gran parte di dipendenti del Credito Cooperativo italiano, fondi raccolti sin da luglio 2009”.
I lavori di avvio di consolidamento e recupero post-sisma, come ricordato dall’ingegnere Carmine Mascolo, verranno eseguiti da un’associazione temporanea di imprese costituita da Samoa Restauri, Sepe costruzioni e Digimastri costruzioni, prevedendo l’utilizzo di tecniche innovative e collaudate per ridare splendore e funzionalità a un immobile che ha subito gravi compromissioni dal rovinoso sisma del 2009.
E’ semplicemente imbarazzante inaugurare in pompa magna un cantiere come quello di palazzo Margherita a quasi otto anni dal sisma. Un edificio che, per la sua valenza simbolica, andava ricostruito per primo, versa ancora nelle medesime condizioni del 6 aprile 2009″.
A dirlo sono i consiglieri comunali del gruppo Noi con Salvini – L’Aquila Emanuele Imprudente, Luigi D’Eramo, Daniele Ferella.
“A fronte di continui annunci e proclami – affermano si sono registrati inaccettabili ritardi, rispetto ai quali lo scarica barile dell’Amministrazione non serve a nulla e non convince nessuno. La verità è che, a oggi, nonostante siano passati anni, la situazione del centro storico è sotto gli occhi di tutti, al pari di quella delle frazioni, con tutto ciò che ne consegue, anche in termini di ripercussioni sul comparto economico e produttivo.
Quanto al Comune dell’Aquila – concludono i tre consiglieri – ricordiamo che è dislocato in sedi molteplici e distanti, con gravi disagi per i cittadini e per gli stessi dipendenti e ingenti spese per le casse comunali”.