L’Aquila. È vicina, dopo oltre sette anni, la definizione della gara di appalto da 13 milioni di euro per la ricostruzione di palazzo Centi, nel cuore del centro storico dell’Aquila, sede della presidenza della Giunta regionale, gravemente danneggiata dal sisma del 6 aprile 2009.
A giorni verrà resa nota la data di apertura in seduta pubblica delle buste con l’offerta economica delle 29 ditte, tra cui i più grossi nomi abruzzesi. La struttura è abbandonata e rischia di subire altri danni alla luce delle nuove scosse. Tutto ciò mentre, a poche decine di metri, palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio, è un cantiere in pieno attività.
A questo importante passaggio, si arriva dopo che circa due settimane fa è terminato il lavoro della commissione che ha valutato le 29 offerte tecniche, una in meno dei 30 plichi arrivati perché una partecipante era già stata esclusa per carenze amministrative.
La commissione tecnica è presieduta da Giancarlo Misantoni, dirigente dei servizi Genio civile di Teramo e, ad interim, Qualità delle acque, e composta anche da Roberto Guetti, architetto che si occupa di edilizia sanitaria e dei nuovi investimenti sugli ospedali da 100 milioni di euro, e Silverio Salvi, ingegnere che pure si occupa di qualità delle acque assieme a Misantoni.
I tre hanno riconsegnato i verbali contenenti la valutazione dell’offerta a Eliana Marcantonio, dirigente del servizio Gestione e patrimonio immobiliare dell’ente che presiede la commissione aggiudicatrice, della quale fanno parte anche Carlo Giovani, dirigente del servizio Prevenzione rischi e protezione civile, e l’ingegnere Eliseo Amorosi, funzionario del Comune di Tione degli Abruzzi.
La procedura, seguita direttamente dal presidente della giunta, Luciano D’Alfonso, ha subito rallentamenti per il cambio di stazione appaltante, dal provveditorato alla regione, e per il cambio di amministrazione, dal centrodestra guidato da Gianni Chiodi, al centrosinistra di D’Alfonso, insediatosi nel 2014.