Celano, progetti sperimentali per cura diabete FOTO

Celano. Progetti sperimentali di telemedicina, definizione di percorsi diagnostico-assistenziali e procedure studiate ad hoc per agevolare e accorciare i tempi di fruizione delle prestazioni a beneficio del paziente diabetico.

Su queste coordinate si è snodato oggi il 26 congresso regionale dei diabetologi abruzzesi, all’hotel le Gole di Celano, con la partecipazione, tra gli altri, del direttore dell’agenzia sanitaria regionale, Alfonso Mascitelli e del Manager della Asl Rinaldo Tordera. Al congresso, organizzato dal servizio diabetologia dell’ospedale di Avezzano, diretto dal dottor Vincenzo Paciotti, si è registrata una grande partecipazione di specialisti, oltre 130, provenienti dall’Abruzzo e da altre regioni che hanno illustrato le nuove strategie, alcune delle quali già messe in campo in Abruzzo, per aprire nuovi scenari e rendere più efficace l’assistenza del paziente. Tra le nuove frontiere prospettate c’è sicuramente la telemedicina su cui, a livello regionale, esiste attualmente un progetto in via sperimentale messo a punto dalla Asl di Chieti.

“Un altro punto importante”, afferma Paciotti, promotore del simposio regionale, “è quello relativo alla necessità di affinare sempre più la capacita del paziente di gestire in autonomia gli strumenti per somministrarsi l’insulina. In questo senso abbiamo avviato da tempo una sorta di ‘scuola guida’ per insegnare ai diabetici il migliore uso possibile degli ausili. Più in generale, occorre puntare sempre più su percorsi definiti di assistenza, per migliorare i tempi di accesso agli ambulatori e per l’acquisizione del materiale ad uso dei pazienti, facendo leva su un lavoro multidisciplinare e organizzato tra specialisti di diverse branche”.

In Abruzzo vi sono circa 90.000 malati di diabete che hanno bisogno di un’assistenza che non passi necessariamente attraverso l’ospedale. A questo proposito è opportuno ricordare che l’assistenza dei diabetici assorbe il 10% dell’intera spesa sanitaria nazionale e che il 60% di tali costi è dovuta a un numero eccessivo e improprio di ricoveri ospedalieri. Come è stato ribadito nel corso del convegno, è invece necessario puntare sempre più sull’attività ambulatoriale tramite una rete che metta insieme i vari segmenti operativi. Il servizio di diabetologia dell’ospedale di Avezzano, che nel convegno di oggi a Celano è riuscito a radunare illustri studiosi del settore, segue attualmente 15.000 malati, di cui 5.500 vengono visitati almeno una volta l’anno. Importante l’ambulatorio dell’ospedale dedicato al piede diabetico che assiste circa 750 pazienti.

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