Aste truccate: arrestato dirigente dell’ufficio tecnico di Balsorano

Avezzano. Dalle prime luci dell’alba, nel territorio marsicano, è in corso una complessa attività di polizia giudiziaria, condotta dagli uomini della Polizia di Stato, coordinati dalla Procura della Repubblica di Avezzano, relativa a reati di “corruzione” e “turbata attività degli incanti”.

 

L’operazione condotta dalla Polizia in Provincia de L’Aquila ha portato all’arresto da parte degli agenti del commissariato di Avezzano, del responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Balsorano, l’ingegnere Pietro Mazzone, con le accuse di corruzione e turbativa degli incanti. Mazzone, agli arresti domiciliari, attualmente ricopre anche la carica di sindaco di Campoli Appennino (Frosinone), paese del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, noto anche per il tartufo. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano ha emesso anche altre 4 misure cautelari di divieto di dimora nel comune di Balsorano per altrettanti imprenditori.

 

I particolari dell’indagine. L’operazione, condotta da personale della Squadra Mobile di L’Aquila, del Commissariato di Avezzano e della Sezione di di Polizia Giudiziaria della Procura, conclude un’elaborata indagine relativa a diversi reati contro la Pubblica Amministrazione che ha coinvolto alcuni amministratori locali, un tecnico del Comune di Balsorano, alcuni liberi professionisti e titolari d’imprese private.

Più in particolare, sono state eseguite un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari (Pietro Mazzone, 58 anni, dirigente comunale), tre divieti di dimora dal Comune di Balsorano (T. S. R., di anni 44, all’epoca dei fatti assessore, C. G., di anni 60, amministratore comunale, G. A., di anni 36, imprenditore) e due divieti di dimora dal Comune di Balsorano con la contestuale sospensione dalla professione per 12 mesi (M. A., di anni 53, libero professionista, T. A., di anni 48, libero professionista).

Il sistema è documentato da numerosi oggettivi elementi di prova raccolti anche avvalendosi di attività tecniche.

Per gli stessi fatti, venivano inoltre denunciate in stato di libertà nove persone.

Gli indagati, accusati di abuso di ufficio, la turbata libertà degli incanti, la corruzione e la falsità ideologica, avrebbero messo in atto in una serie di azioni tese a sviare l’azione amministrativa a beneficio di interessi particolari, alterando gare di appalto e procedure pubbliche, falsificando documenti e assumendo accordi corruttivi.

Sostanzialmente, i dipendenti pubblici, avrebbero formato atti amministrativi diretti a favorire i titolari delle imprese nell’assegnazione di appalti inerenti l’affidamento di servizi e lavori pubblici, quali: la 1) “manutenzione delle lampade votive cimiteriali; 2) gli incarichi di direzione lavori di completamento riqualificazione urbana delle aree di proprietà dell’ente comunale; 3) la costruzione di un nuovo plesso scolastico e dismissione dei preesistenti edifici delle scuole media e materna”.

Alla luce di quanto riscontrato il GIP presso il Tribunale di Avezzano, accogliendo le richieste avanzate dal Sost. Procuratore della repubblica presso il Tribunale di Avezzano, dott. Savelli, titolare del procedimento, ha emesso i i provvedimenti a cui è stata data esecuzione nella mattinata odierna.

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