Nei mesi scorsi, a causa del tumore al femore che cresceva a vista d’occhio, la giovane si era rivolta a medici del suo Paese e poi ad altre strutture sanitarie, ma le era stato detto che sarebbe stata necessaria l’amputazione dell’arto inferiore sinistro. Dopo l’operazione all’ospedale di Avezzano la marocchina sta bene e, a distanza di poco più di 20 giorni, ha ripreso a camminare. L’eccezionale intervento è il frutto di un’azione sinergica tra Ortopedia e di Chirurgia vascolare: i medici hanno dovuto ‘staccare’, prima di procedere all’intervento chirurgico, le connessioni vascolari dalla parte malata. Un passaggio molto complesso, possibile solo grazie alla grande professionalità dei medici. La paziente è stata portata in sala operatoria attorno alle 15 e solo alle 2 di notte i chirurghi hanno terminato l’intervento. Alla giovane è stato impiantato il femore di un’altra persona, giunto da un altro centro italiano, e disponibile attraverso la banca dei tessuti.
Le dimensioni del tumore, 38 kg, alla visione digitale sul computer, sono impressionanti, tanto che l’immagine della massa malata a stento è visibile per intero sullo schermo del Pc.
“La paziente” commenta il dott. Ricci “dopo 20 giorni è scesa dal letto e ha ripreso a camminare, sia pure con cautela. E’ in buone condizioni nonostante il delicato intervento a cui è stata sottoposta. L’impianto del femore tecnicamente è ben riuscito”.