Luco dei Marsi. Sei tonnellate di marijuana sono state sequestrate in un fondo agricolo a Luco dei Marsi, nei pressi di strada 40 del Fucino, dai carabinieri della Compagnia di Avezzano.
Al dettaglio lo stupefacente avrebbe fruttato svariati milioni di euro. In manette sono finiti un 43enne marsicano e la sua compagna, quest’ultima di origini campane, mentre il fratello è stato deferito in stato di irreperibilita’ non essendo stato trovato al momento del blitz effettuato nell’abitazione della coppia. Anche ai due giovanissimi figli della donna e’ stata attribuita la responsabilità della piantagione.
Le indagini, condotte da un nucleo specializzato in attività antidroga, erano iniziate da alcuni giorni con un’attenta osservazione nel monitoraggio del fondo agricolo lavorato a granturco. Foto, video, e pedinamenti hanno consentito ai militari di chiudere il cerchio e identificare i responsabili.
La coppia è stata rintracciata nella propria abitazione all’interno della quale è stato rinvenuto un chilo e mezzo di marijuana. La perquisizione è stata quindi estesa al podere in Strada 40 dove i carabinieri si sono sono trovati di fronte ad una enorme piantagione di marijuana, con tanto di magazzini dove le piante venivano messe ad essiccare, per poi essere caricate su mezzi pesanti ed immesse sul mercato.
Una vera e propria fabbrica di droga con diverse migliaia di piante di marijuana di circa 2 metri d’altezza, occultate in mezzo al granturco e meticolosamente coltivate e curate, per un peso complessivo di circa 3 tonnellate. All’interno dei due magazzini di stoccaggio impiegati come essiccatoi dentro la stessa proprietà, uno dei quali di oltre 300 mq e realizzato con delle cassette in plastica impilate con tetto in tubi di ferro e copertura di teli, sono state poi trovate ulteriori 3 tonnellate di marijuana.
Decine i militari della Compagnia impiegati nelle lunghe operazioni di repertamento delle piante, che sono state estirpate, e della droga già in fase di essiccamento. Sono in corso le indagini per tracciare i mercati di destinazione dello stupefacente. Su disposizione del dottor Savelli, sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, l’uomo è stato tradotto nel carcere di Avezzano mentre la donna è stato posta ai domiciliari.
Per entrambi l’accusa è di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.