Sulmona, clinica San Raffaele. Cgil si oppone ai licenziamenti

sanraffaeleSulmona. “La Fp-Cgil non accetta le comunicazioni di pre-licenziamento per i lavoratori della Clinica “S. Raffaele” di Sulmona e le respinge al mittente, cioè al Gruppo Tosinvest di Roma”.

Così interviene la sigla sindacale in merito alla chiusura della San Raffaele, centro di eccellenza per la riabilitazione ortopedica e spinale e punto di riferimento per il Centro Sud Italia. Per questo motivo la Fp-Cgil sostiene che è impensabile inserire la clinica sulmonese nella vertenza del gruppo Toisinvest-Regione Lazio, in quanto opera in Abruzzo in accreditamente con la regione nostrana. Non solo. Secondo il sindacato, il presidente Gianni Chiodi e il direttore della Asl della provincia dell’Aquila Silveri dovrebbero ottemperare ai pagamenti dei 55 posti letti accreditati (30 di riabilitazione e 25 spinali) e delle attività ambulatoriali  autorizzate dalla stessa Regione Abruzzo. “I pagamenti” continua la Fp-Cgil “sono stati interrotti rispettivamente da settembre 2010 (riabilitazione) e marzo 2010 (ambulatorio). La San Raffaele, per continuare l’attività sanitaria, deve attingere risorse dai propri bilanci”. Pertanto, per non licenziare i lavoratori e garantire contemporaneamente il diritto alla salute dei pazienti, la sigla sindacale propone “contratti di solidarietà” temporanei, un’ipotesi che sarà formalizzata nell’incontro con la direzione della clinica in programma per domani, 6 aprile.

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