Lo conferma il sindaco, Annamaria Casini, dopo un’animata assemblea pubblica con gli amministratori (700 i partecipanti), su richiesta del neonato comitato ‘Scuole sicure’, composto da circa 400 famiglie che si sono rifiutate di mandare a scuola i figli prima che gli enti preposti abbiano certificato la sicurezza degli edifici.
“In questo momento la cosa più importante è mandare a scuola i nostri figli in una situazione di ragionevole sicurezza”, ha sottolineato. “Se queste condizioni non ci sono io non riaprirò le scuole”.
Il primo cittadino ha aggiunto che chiederà a Regione e Prefetto di L’Aquila di lavorare insieme per arrivare alla soluzione più sicura per i 1.400 studenti. Prima soluzione proposta dall’amministrazione Casini è quella di Moduli provvisori (Musp); un eventuale piano “B” prevede l’uso dei pochi edifici scolastici considerati “sicuri” ed degli edifici pubblici di recente costruzione.