Ricostruzione L’Aquila, case, energia, edifici di pregio: i nuovi decreti

ricostruzione_aquilaL’Aquila. Il Commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, ha firmato oggi tre decreti, molto attesi, relativi all’acquisto di case equivalenti’, ai contributi per opere sul risparmio energetico, al recupero di edifici di pregio storico artistico. Col decreto n.43, il Commissario ha voluto tutelare gli interessi di chi decide di acquistare una nuova abitazione senza pregiudizio per chi intende ricostruire la casa andata distrutta.

Nel caso in cui all’interno di edifici isolati distrutti siano presenti più unità immobiliari, di diversa proprietà, e uno o più proprietari decidano di avvalersi della facoltà di acquistare o di ricostruire in un altro luogo una abitazione equivalente a quella distrutta, il condominio può delibera una delle seguenti opzioni: ricostruzione dell’edificio con sagoma identica a quella dell’edificio distrutto e subentro del Comune nella proprietà delle unità immobiliari i cui proprietari si siano avvalsi della facoltà di acquisto di abitazione equivalente; ricostruzione dell’edificio con sagoma diversa da quella dell’edificio distrutto, e in questo caso le decisioni sono assunte dai proprietari rimanenti, ai quali è riconosciuta la possibilità di realizzare, a proprie spese, una volumetria pari a quella di proprietà dei condomini che hanno deciso di avvalersi della facoltà di acquistare una nuova abitazione equivalente, previa autorizzazione comunale e nel rispetto delle norme, delle superfici e delle destinazioni d’uso originarie. Nel caso in cui, a causa di vincoli idrogeologici o di altra natura, compresi quelli posti a seguito del sisma del 6 aprile 2009, risulti impossibile ricostruire l’edificio sullo stesso sito, può essere ricostruito su terreni messi a disposizione dal Comune che li individua entro novanta giorni dalla pubblicazione del decreto.

Attraverso l’emanazione del decreto n. 44, poi, il Commissario ha disposto l’ammissione a contributo di una ulteriore spesa, aggiuntiva a quella per la riparazione e il miglioramento sismico, allo scopo di garantire il miglioramento energetico degli edifici danneggiati dal sisma con esito di agibilità E, per i quali si è scelto di procedere alla riparazione e miglioramento sismico. Il contributo viene erogato fino a copertura dell’importo dei lavori necessari all’adeguamento energetico; nel caso in cui l’importo del contributo non sia sufficiente a coprire l’intero importo dei lavori, la parte eccedente resta a carico del richiedente, il quale può usufruire delle agevolazioni previste dalla normativa nazionale e regionale vigente. I benefici previsti dal decreto possono essere estesi alle domande già presentate, anche se è stato rilasciato il contributo definitivo, previa presentazione di apposite integrazioni.

Col decreto n. 45, infine, si stabiliscono le modalità ed i criteri di incremento del limite di convenienza economica per il recupero degli edifici di particolare pregio storico e artistico. Il progettista documenta l’esistenza dei requisiti, verificati poi da una Commissione composta dal rappresentante del Comune nel cui territorio è localizzato l’immobile, con funzioni di presidente, e da rappresentanti designati dal Direttore Regionale per i beni Culturali e Paesaggistici, dalla Struttura Tecnica di Missione per la ricostruzione, e dagli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti. Il decreto disciplina inoltre i requisiti necessari affinché un edificio possa essere qualificato di particolare pregio storico artistico. Tra questi, la presenza di elementi di pregio quali orizzontamenti a volta, in legno o comunque di particolare complessità costruttiva o rappresentativi delle tipologie costruttive locali e la presenza di stucchi, affreschi, elementi in pietra o altre decorazioni.

E’ prevista anche una quota di incremento individuata al fine di considerare le maggiori altezze di interpiano rispetto a quelle degli edifici convenzionali. Il decreto 45 non trascura gli edifici di pregio di recente costruzione. Quelli realizzati nel corso del XX secolo sono considerati di particolare pregio storico artistico qualora sia documentabile la ricerca per l’innovazione dei caratteri tecnici, sociali ed estetici della produzione edilizia. Se l’edificio di pregio è compreso in un aggregato edilizio, la Commissione si esprime sull’intero complesso, individuando l’insieme degli edifici di pregio all’interno dello stesso anche in riferimento a esigenze di carattere urbanistico, alle previsioni dei piani di ricostruzione e alle modalità di recupero dell’aggregato stesso.

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