I finanzieri, nel corso delle indagini scaturite dalle denunce acquisite, avrebbero scoperto che Covone, amministratore di alcune società operanti nel settore agricolo, effettuava prestiti a tassi usurai in favore della sua vittima che a lui si era rivolta per tentare di superare le gravi difficoltà economiche legate alla conduzione delle proprie attività imprenditoriali. L’uomo aveva iniziato con la richiesta di piccole somme, in cambio delle quali firmava a garanzia del prestito assegni post-datati che venivano puntualmente rinnovati mediante la consegna di somme in contanti quantificate nella misura del 42% annuo del tasso di interesse. La consegna delle somme in contanti era mirata ad occultare la corresponsione di tali cifre in caso di eventuali controlli fiscali. In breve i debiti hanno raggiunto cifre esorbitanti che l’imprenditore non ha più onorato e per tale motivo è stato protestato. La vittima ha trovato il coraggio di denunciare tutto alla guardia di finanza di Avezzano che, dopo due mesi di serrate indagini, è riuscita a ricostruire l’intera vicenda che ha portato all’arresto dell’imprenditore.
Questa mattina era prevista la corresponsione della somma in contanti di 2.700 euro quali interessi per il rinnovo di un assegno scaduto lo scorso 31 dicembre. I finanzieri di Avezzano hanno preventivamente fotocopiato le banconote, quindi hanno atteso l’incontro tra la vittima e il presunto usuraio, avvenuta presso la sede dell’azienda di quest’ultimo ed al momento della consegna del denaro , sono intervenuti procedendo all’arresto in flagranza di reato. Sono state eseguite perquisizioni domiciliari presso l’abitazione e presso le sedi delle aziende riconducibili all’arrestato, nel corso delle quali i finanzieri hanno rinvenuto e sequestrato diverse decine di cambiali ed assegni in bianco o post-datati per alcune centinaia di migliaia di euro. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Avezzano a disposizione dell’autorità giudiziaria.