L’Aquila. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha incontrato ieri i rappresentanti del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari. All’incontro, nato dalle mobilitazioni derivanti dalla Legge Gelmini e dal dialogo che si è aperto tra gli studenti universitari e il Presidente della Repubblica, ha partecipato Mauro Pettinaro, rappresentante dell’Udu L’Aquila, che ha esposto i problemi che attanagliano l’Università e il Diritto allo Studio aquilano.
Dall’incontro è emersa una forte preoccupazione per i tagli agli Atenei e al Diritto allo studio, che aggravano ulteriormente quelli che saranno i danni provocati dalla Legge Gelmini al sistema pubblico universitario.
L’appuntamento del CNSU con il Presidente Napolitano rappresenta la conferma di una mancanza di dialogo con il Governo e con il Ministro Gelmini che, durante l’iter di approvazione parlamentare della riforma, non ha mai consultato l’organo di rappresentanza nazionale per timore di non ricevere un parere positivo sulla riforma.
Nell’ambito dell’incontro, il rappresentante dell’Udu L’Aquila ha riportato al Presidente Napolitano le difficili condizioni in cui versano gli studenti all’Aquila e la preoccupazione del ruolo che l’Università potrebbe avere nella città dell’Aquila, come motore di rilancio sociale, culturale ed economico, nel complesso contesto post sisma sia “sprecato”. Da questo punto di vista, Pettinaro ha sottolineato l’incredibile assenza di politiche adeguate di Diritto allo Studio e di cittadinanza studentesca, dall’assenza di servizi al crollo della copertura delle borse di studio.
Si è ribadito, inoltre, il taglio del 3,72% sul riparto dell’Fondo Universitario che ricade sull’Università dell’Aquila, in palese contrasto con l’accordo di programma del 2009. Lo stesso decreto direttoriale, anzichè negare il taglio del 3,72% deciso dal Decreto Ministeriale, lo conferma. Per “raccontare” che non c’è nessun taglio, si fa uso della cifra stanziata agli Atenei italiani, e dunque all’Università dell’Aquila, per la copertura degli aumenti stipendiali dei docenti e contrattuali dei tecnici-amministrativi.
A causa del Decreto Ministeriale della Gelmini che taglia del 3,72% il fondo base per l’Università dell’Aquila, l’Università si ritroverà a far fronte agli aumenti annuali con le risorse di prima. Quello che doveva essere un adeguamento dei trasferimenti per le quote stipendiali viene di fatto “recuperato” da Tremonti e dalla Gelmini con il taglio del 3,72% sulla quota base. Il Presidente ha dimostrato attenzione a quanto espresso dall’Udu L’Aquila, richiamando il ruolo cardine delle università sui territori, l’importanza del diritto allo studio, in Italia largamente sotto finanziato.
