Il 21 dicembre, infatti, è stato firmato il decreto ministeriale per il riparto dell’Fondo di Finanziamento Ordinario dell’Università del 2010, registrato alla Corte dei Conti il 30 dicembre, ad un giorno dalla chiusura dell’esercizio finanziario. Ed il decreto a firma Gelmini, taglia del 3,72% i fondi destinati all’Università dell’Aquila per l’anno 2010, ovvero per l’esercizio finanziario sostanzialmente chiuso. “Un taglio duro” commenta l’Udu “che riduce di 2 milioni e 548.200 euro il Fondo 2010, decurtando addirittura l’Accordo di programma stipulato tra l’Università dell’Aquila e il Ministero nel dopo terremoto. Accordo che, ricordiamo, sarebbe servito proprio a congelare il Fondo di Finanziamento Ordinario dell’Università dell’Aquila, preservandolo dalle difficoltà post-sisma e dai tagli ministeriali. Una vera e propria rapina da parte della Gelmini, che fa cassa a spese degli accordi nati per garantire un futuro all’Università dell’Aquila”. L’Unione degli Universitari dell’Aquila ritiene questa una scelta “vergognosa e gravissima” e annuncia da subito un durissimo 2011 di conflitto con il Ministero, invitando l’intera comunità accademica e cittadina a reagire. L’Udu, inoltre, ritiene ormai indispensabile riaprire il confronto con il Governo sul futuro dell’Università dell’Aquila. “Una priorità assoluta per la città, se si vuole evitare che L’Aquila diventi solo una città dell’edilizia”.