L’Aquila. Quando le trasmissioni di informazione affrontano il tema della Ricostruzione in Abruzzo, è necessario che venga ristabilito il contradditorio. E’ quanto chiede, in sostanza, il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, che ha scritto, in veste di Commissario Delegato per la Ricostruzione, una lettera al Presidente e al Direttore Generale della RAI, oltre che alla Commissione di Vigilanza.
E in questo caso, il dito accusatorio del governatore è puntato contro la trasmissione di Michele Santoro, Annozero, andata in onda lo scorso 18 novembre. In quella puntata, infatti, è stato trasmesso un collegamento da L’Aquila con l’inviato Sandro Ruotolo. Ma qualcosa, per il presidente Chiodi, deve essere andato storto.
“Mi corre l’obbligo di segnalare una questione che ritengo di fondamentale importanza per il futuro e le aspettative di tanti cittadini che hanno sopportato, ed oggi tentano di superare, un terribile evento naturale come il sisma del 6 aprile 2009” scrive Chiodi. “In particolare ho avuto modo di rilevare che, sempre più spesso, in molte trasmissioni RAI, viene riportata una situazione riguardante la città dell’Aquila e del territorio colpito dal sisma, affatto corrispondente alla realtà. L’episodio più eclatante riguarda la trasmissione Annozero di Michele Santoro, andata in onda lo scorso giovedì. In quella circostanza si è discusso di come il Governo abbia affrontato il tema dell’emergenza e della ricostruzione, facendo emergere solo le criticità e gli aspetti negativi riferiti da singoli cittadini. Il quadro complessivo emerso vede dipinto un territorio abbandonato a se stesso, senza risorse, senza idee e senza cantieri”.
Un “pastone informativo” lo definisce Chiodi, al quale “non è stato consentito replicare, in quanto non solo non erano presenti rappresentanti che direttamente si stanno occupando della ricostruzione, ma neanche i rappresentanti del Governo ospitati hanno avuto la possibilità di dire qualcosa di diverso. Credo che dar modo di sentire tutte le opinioni, e quindi anche quelle di chi quotidianamente si occupa del problema immenso della ricostruzione aquilana, sia non solo esercizio di buona informazione, proprio di un servizio pubblico, ma anche una possibilità in più che, nel caso specifico, potrebbe fornire elementi di speranza e certezza a quegli oltre 40 mila cittadini che stanno tornando gradualmente a casa. Per questo, ritengo che quando si parla di terremoto all’Aquila e di ricostruzione sia necessario che vengano coinvolte le strutture e le persone che possono fornire dati che concorrono a formare una più vasta e corretta informazione. Ritengo, questo mio, un invito di buon senso e, soprattutto, un diritto dei cittadini dell’Abruzzo che rappresento anche nella qualità di Presidente della Regione”.
Non è escluso che la replica del giornalista coinvolto arrivi proprio stasera, in diretta tv.