I pazienti sono costretti a effettuare terapie trasfusionali o comunque iniettive, concordate da mesi, che hanno anche una lunga durata di somministrazione (da 5 a 6 ore per persona), a rotazione su soli quattro letti; alcuni di loro hanno a disposizione solo sedie ospedaliere e manca lo spazio per una normale assistenza dei famigliari. L’equipe del reparto, nonostante il caos riesce a garantire la migliore assistenza possibile ai pazienti, ma questo, segnalano gli utenti, solo grazie allo spirito di abnegazione di medici e infermieri.