L’Aquila. “La questione relativa alla dr.ssa Donatella Ussorio è la naturale conclusione di quanto stabilito oltre 3 anni fa dalla commissione paritetica Asl-Ateneo”. Così il Manager Asl 1, Rinaldo Tordera, replica agli articoli pubblicati da alcune testate giornalistiche.
“Nell’atto aggiuntivo al protocollo d’intesa, stipulato l’11 ottobre 2012 tra Asl e Università di L’Aquila, figurava, tra i nuovi convenzionamenti a titolo oneroso, la dr.ssa Ussorio per la quale, tuttavia, il relativo convenzionamento non fu immediatamente efficace perché incompatibile con il dottorato di ricerca che la stessa Ussorio aveva allora in corso”
“In tale atto aggiuntivo”, aggiunge Tordera, “si specificava altresì che il predetto convenzionamento sarebbe stato efficace al rientro in servizio della Ussorio, al completamento del suo dottorato di ricerca”.
“Pertanto, appare del tutto logico che quanto stabilito dalla commissione paritetica Asl-Ateneo costituisce l’ovvio sviluppo del procedimento, iniziato oltre tre anni fa, dall’allora Manager Asl Giancarlo Silveri e dal Rettore dell’Università in carica all’epoca, Ferdinando Di Orio. Precisato ciò, al momento, nel concreto, non è stato adottato alcun atto di attuazione in merito alla specifica posizione della Ussorio né, del resto, nei confronti di altre persone individuate, negli anni scorsi, quali eventuali destinatarie delle convenzioni; dovranno infatti essere vagliati ed esaminati ulteriori aspetti tecnico-amministrativi. In ogni caso la procedura riguardante la dr.ssa Ussorio, così come per le altre persone a cui si riferiscono gli atti precedenti, si concluderà nei termini di legge. Va comunque precisato che tale iter non potrebbe mai comportare una duplicazione di stipendio né, tantomeno, configurare la fantasiosa cifra di 3.500 euro mensili, come affermato alcuni organi di stampa”.
“Va infine ricordato che dal 2014 la commissione paritetica non si è più riunita e che è tornata a farlo nei giorni scorsi per iniziativa dei nuovi vertici Asl e dell’attuale rettrice dell’Università per riprendere un dialogo fondamentale per la sanità del terriorio”.