L’Aquila, videosorveglianza sulle piastre inagibili dei quartieri Case

L’Aquila. Le piastre dei quartieri Case dichiarate inagibili, con ordinanza sindacale, a causa della nota vicenda dei problemi strutturali, verranno perimetrate, recintate e dotate di installazioni di videosorveglianza, per garantire la pubblica incolumità e prevenire il rischio di furti e atti vandalici ai danni degli alloggi.

Lo ha stabilito quest’oggi la giunta comunale dell’Aquila, su proposta deliberativa dell’assessore alla Ricostruzione pubblica Maurizio Capri. In via prioritaria si interverrà sulle piastre degli insediamenti di Arischia (numero 1,2,3 e 4), Sassa Nucleo industriale (numeri 6,8 e 16) e Cese di Preturo (14, 19, 20 e 21).

Il costo complessivo degli interventi ammonterà a 183mila 453 euro.

“Come noto – ha dichiarato l’assessore Capri – 18 piastre dei complessi Case sono state dichiarate inagibili, a seguito del crollo di un balcone nell’insediamento di Cese di Preturo, avvenuto nel settembre 2014, e delle successive indagini. Questi edifici, pertanto, ancorchè sgomberati, possono costituire un pericolo, proprio a causa delle condizioni statiche, se non adeguatamente protetti e transennati.

L’evacuazione degli immobili comporta, inoltre, l’esposizione degli stessi ad atti vandalici, furti e occupazioni abusive, tanto che, unitamente alle forze dell’ordine, siamo già dovuti intervenire più volte a causa di tentativi di effrazione negli alloggi.

Si è dovuto pertanto provvedere – ha concluso l’assessore – alla programmazione di interventi di delimitazione e transennatura, onde evitare che si creino situazioni di pericolo dovute al rischio di cedimenti strutturali, e al contempo, attraverso un sistema di videosorveglianza, creare un deterrente volto a evitare saccheggi degli alloggi e atti di vandalismo, a tutela, dunque, dell’incolumità dei cittadini e del patrimonio pubblico”.

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