Unire le forze per far fronte alle difficoltà economiche con cui i piccoli Comuni sono costretti a convivere, garantendo così i servizi essenziali alle comunità e ai territori. Un voto unanime quello espresso dai sindaci dell’area marsicana, nella recente riunione di Avezzano per affrontare la questione legata agli ambiti sociali. Un sogno che si avvera perché da quella riunione è nato un documento condiviso dagli amministratori che governano i centri marsicani.
L’indirizzo concordato prevede il mantenimento di due ambiti sociali, con Avezzano mono ambito e un ambito composto da Valle del Giovenco, Marsica 1, Valle Roveto, con la gestione della Comunità Montana. Una proposta mirata a rafforzare la cooperazione tra i comprensori, evitando al contempo l’impoverimento e la dispersione delle risorse e dei meccanismi che finora hanno garantito una buona gestione del cruciale settore.
“Avezzano guiderà la cabina di regia, con i rappresentanti delle tre zone”, ha spiegato il presidente dell’adunanza degli amministratori, Giovanni Di Pangrazio, “al fine di garantire e migliorare i servizi, partendo da una sinergia che potremo concretizzare anche con delle convenzioni. In questo modo opereremo anche tenendo conto della prospettiva, possibile, di dover diventare un ambito unico, ma ci arriveremo con una struttura funzionale, accogliendo favorevolmente le osservazioni esposte dai delegati del gruppo di lavoro, nonché la riconferma dell’investitura di Avezzano quale centro ideale e punto di riferimento del territorio marsicano”.
Una scommessa dunque che per tutti appare vincente. Si tratta di Comuni che hanno investito molto nel sociale, garantendo tanti servizi che nei piccoli centri non ci sono. Un modello pertanto da esportare secondo lo stesso Di Pangrazio. La proposta, che è stata già trasmessa agli Uffici Regionali dall’ANCI Abruzzo, è stata approvata all’unanimità.