Si tratta di un’innovativa sentenza del TAR di L’Aquila che impone al Comune di attuare la delibera rimasta solo sulla carta che istituiva l’isola pedonale.
Secondo le associazioni, infatti, lo sviluppo della città di Avezzano non sarebbe stato improntato ai criteri che rendono il centro urbano vivibile, a misura di bambino, di pedone e di disabile.
“Il WWF auspica in generale l’adozione di misure in grado di restituire la città ai cittadini” sottolinea in merito l’associazione “e che consentano di ridurre l’uso smodato ed eccessivo del traffico veicolare privato, che tanti danni provoca alla salute dei cittadini e che rende sempre meno vivibile la città. Tra le più importanti di queste misure compaiono le isole pedonali, le zone a traffico limitato, le piste ciclabili, l’aumento delle aree verdi presenti sul territorio comunale, l’incremento e il potenziamento dei mezzi pubblici. In questo modo la città può tornare ad essere il luogo degli incontri, della dialettica, del passeggio, e l’interesse dei cittadini tornerà ad essere quello di uscire di casa, di vivere il centro urbano, di frequentarne le strade, le piazze e i luoghi di incontro. La pedonalizzazione di Corso della Libertà è un primo segnale in questo senso”.
Il WWF chiede, quindi, che l’amministrazione comunale di Avezzano dia pronta attuazione alla sentenza del Tar, adottando la prima di una serie di politiche di mobilità sostenibile. “Auspichiamo e chiediamo” aggiunge Camilla Crisante, presidente della WWF Abruzzo “che l’area pedonale venga prontamente realizzata e che le istituzioni e le associazioni di categoria contribuiscano a valorizzarla dando vita a eventi di animazione e di richiamo, apponendo elementi di arredo urbano funzionali e decorativi, prevedendo aree per mercati e mostre, rappresentazioni oltre a spazi per la sosta-gioco di bambini e anziani, e infine curando l’illuminazione in modo da soddisfare i movimenti o la sosta dei passanti e la sicurezza notturna dell’area”.