Tutta l’indagine è scaturita da controlli eseguiti in alcune società della Valle Peligna, con le stesse che avevano interessenze economiche sulla costa, tra il chietino e il pescarese. La società capofila, stando agli accertamenti, non avrebbe avuto una consistenza tale, tra impiegati amministrativi e operai, tale da dimostrare il gito d’affari, tanto che la stessa per continuare ad eludere il fisco avrebbe spostato la sede legale in Romania, nominando un nuovo legale rappresentante. Le fiamme gialle hanno sottoposto a sequestro computer e documenti.