Stando a quanto raccontato dall’Udu, per le iscrizioni agli anni successivi, sarebbero moltissimi gli studenti che, a causa dei ritardi burocratici, non possono ancora dimostrare di aver sostenuto gli 8 crediti necessari per la conferma della gratuità. “Inoltre” aggiunge il movimento, “sono tantissimi gli studenti che sono stati costretti a saltare intere sessioni d’esame, a causa dei ritardi dei consigli didattici nell’approvazione dei riconoscimenti dei crediti delle pregresse carriere accademiche. Così come sono molti gli studenti delle magistrali, che, avendo conseguito la laurea triennale nella primavera scorsa, hanno potuto usufruire di una sola sessione d’esami”.
A pochi giorni dalla scadenza delle iscrizioni, l’Udu chiede che, per evitare caos amministrativo e possibili contenziosi, il limite degli 8 cfu per la conferma della gratuità, deciso dal Senato Accademico e non specificatamente previsto nell’Accordo di Programma tra Ateneo e Miur, venga cancellato, permettendo così anche quest’anno a tutti gli studenti di iscriversi pagando esclusivamente 92 euro.
“Inoltre” conclude l’Udu, “oltre che per questi motivi, sia per le ancora oggettive difficoltà legate alle condizioni post-sisma, quali ad esempio il ritardo nell’organizzazione delle nuove corse gratuite specifiche, così come la lenta immissione nel mercato degli alloggi degli appartamenti ristrutturati, sia per le difficoltà organizzative nell’offerta didattica delle Facoltà, derivanti dalle proteste dei Ricercatori, dai ritardi nella copertura dei corsi e dai numerosi rinvii che giungono dalle Facoltà circa l’inizio delle attività didattiche, l’Udu ritiene utile, opportuno e sotto alcuni aspetti persino indispensabile, prorogare la scadenza di iscrizione senza di mora dal 20 ottobre al 30 novembre”.