L’Aquila. “Cialente vergogna, Molinari vergogna, Letta vedi di jttene“. È solo uno degli striscioni che la polizia ha tentato di rimuovere questo pomeriggio lungo il percorso della Perdonanza celestiniana, prima del passaggio ufficiale del corteo della Bolla.
E poi, una grande scritta umana: ”3e32 io non ridevo”.
Gli striscioni sono stati affissi da una cinquantina di persone aderenti ai comitati cittadini e al Popolo delle carriole. A nulla è valso l’intervento delle Forze dell’Ordine: gli striscioni sono rimasti lì dov’erano e quelli più offensivi sono stati coperti da bandiere nero-verdi, colori simbolo della città.
Motivo della protesta è la richiesta di alcuni cittadini a partecipare pacificamente al corteo con tanto di carriole, per ribadire che ”festeggiare va bene ma che i problemi della ricostruzione post terremoto sono tutti aperti”.
Sul posto è intervenuto anche il sindaco Massimo Cialente che ha invitato tutti alla responsabilità.
La protesta cittadina, dunque, non si ferma nemmeno per San Celestino, troppo forte la rabbia provata dagli aquilani, che continuano a sentirsi abbandonati dalle istituzioni. E proprio in rappresentanza del Governo è giunto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta, arrivato in piazza Duomo da un percorso alternativo. ”L’Aquila merita un futuro pari alla sua tradizione e alla sua storia” ha detto rispondendo ad una domanda dei un giornalista “un futuro che gli aquilani sapranno ritrovare, ricostruire e riconquistare”.
Letta sfila con circa un migliaio tra figuranti in costumi d’epoca e delegazioni, dal centro storico fino alla basilica di Collemaggio, dove sarà aperta la Porta Santa.
E ai rappresentanti dei Comitati che al suo passaggio urlavano “Io non ridevo”, ha risposto: ”E’ il giorno del perdono” .
Intanto, la teca contenente le spoglie di Celestino V, scortata dai Vigili del Fuoco, ha lasciato il centro storico dell’Aquila per raggiungere la basilica di Collemaggio.
”Celestino sarebbe stato col popolo delle carriole” si legge su uno striscione. E l’intervento delle forze dell’ordine non ha fatto altro che alimentare la contestazione da parte dei manifestanti, che continuano a chiedere al Governo il rispetto degli impegni e risorse certe.
Dopo la lettura, da parte del sindaco Massimo Cialente, della Bolla del Perdono, con la quale Celestino V, nel 1294, concesse l’indulgenza plenaria agli aquilani, il Cardinale Walter Kasper, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei Cristiani, ha aperto la Porta Santa della basilica di Collemaggio, che resterà aperta fino alle ore 20 di domani.