L’Aquila. Per arginare il fenomeno delle truffe il Comando carabinieri della provincia dell’Aquila ha promosso una campagna di sensibilizzazione “a tappeto”.
Il progetto, che ha avuto l’avallo della prefettura della Legione Carabinieri Abruzzo e dei vescovi di tutta la provincia, e’ stato illustrato stamani dal comandante del Reparto operativo, il tenente colonnello Andrea Ronchey. “Le truffe ed i furti ai danni degli anziani ed in generale delle categorie piu’ deboli, sono di tutti i crimini quelli particolarmente esecrabili – ha osservato l’ufficiale – perche’ colpiscono soggetti maggiormente vulnerabili e, soprattutto, minano sovente la fiducia in se stessi e nella propria capacita’ di affrontare la vita quotidiana”. Manifesti, con un serie di consigli utili, saranno affissi nei locali piu’ frequentati della provincia, cosi’ come verranno distribuiti opuscoli ‘ad hoc’ messi a punto dalle stazioni carabinieri presenti sul territorio. Lo stesso materiale sara’ reperibile anche nelle chiese dove sono anche previsti, a fine Messa, interventi di carabinieri su come prevenire il fenomeno dei raggiri, come accaduto ieri a L’Aquila nella chiesa di San Francesco D’Assisi al quartiere di Pettino. “La campagna – ha spiegato Ronchey, e’ stata studiata non solo per gli anziani ma anche per le categorie comunemente piu’ deboli. La truffa e’ esecrabile soprattutto quando va a colpire quelle che sono delle debolezze della gente che possono essere tanto la solitudine quanto per esempio gli affetti piu’ cari”. Due gli scopi del progetto: “Intanto – ha illustrato il comandante del Reparto operativo – di far presente alla popolazione quali sono le truffe piu’ utilizzate, quali sono gli elementi a cui fare attenzione in generale, quindi anche per prevenire eventuali nuove forme di truffa che di volta in volta vengono studiate da parte dei criminali e soprattutto la consapevolezza di poter fare sistema, cioe’ di potersi appoggiare a un vicino, a un amico e soprattutto all’Arma de Carabinieri che, essendo presente in tutto il territorio, e’ in grado di intervenire in tempi brevi.
Per illustrare la campagna di sensibilizzazione – ha aggiunto l’ufficiale – si va anche nelle chiese, nei centri di aggregazione, in tutti quei posti dove e’ possibile stabilire un contatto di vicinanza con la gente in maniera tale da poter illustrare compiutamente, al di la’ dell’opuscolo che ha una funzione di promemoria, anche di poter rendere noti gli scopi di questa campagna di informazione”.
All’opuscolo, che ogni stazione affiggera’ nei locali maggiormente frequentati e dove sara’ reperibile, e’ stato allegato anche un piccolo elenco di numeri di telefono utili in maniera tale che chiunque lo possa tenere a portata di mano vicino al telefono. Sono numeri “particolari” da poter fare nel momento in cui si presenta in casa un soggetto sconosciuto o potenzialmente pericoloso. In questo modo si avra’ una risposta e una verifica immediate della situazione i cui ci si sta trovando.