Lo rende noto il magnifico rettore dell’ateneo aquilano, Ferdinando Di Orio, che ha spiegato che la decisione è stata deliberata dagli organi accademici in mancanza di sostegno finanziario e di incentivi per il diritto allo studio e per l’attività di ricerca dei giovani ricercatori sia da parte del governo nazionale che regionale. “Abbiamo perciò voluto mandare un segnale” ha sottolinea Di Orio in proposito “soprattutto agli studenti e ai giovani che intendono avviarsi all’attività di ricerca”.