Terremoto L’Aquila, per Chiodi e Berlusconi “i fondi per la ricostruzione ci sono”

manifestazione5L’Aquila. “Purtroppo, in quella che era una manifestazione pacifica, c’è stata un’infiltrazione di persone che preferiscono sfruttare tutte le occasioni per fare delle strumentalizzazioni. E questo è un rammarico per tutti gli aquilani che non volevano che la manifestazione degenerasse”.

Così il presidente della Regione Gianni Chiodi ha commentato oggi gli scontri verificatisi ieri durante la manifestazione degli aquilani a Roma.

Riferendosi poi ai fondi stanziati per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto, il governatore ha assicurato che “i soldi ci sono e ora è importante che tutti lavorino per accelerare il piano di ricostruzione. Se i sindaci dovessero essere in difficoltà con i piani di ricostruzione dei centri storici, possono per legge avvalersi dell’aiuto della struttura tecnica del commissario. A L’Aquila sono stati assegnati contributi per 10 mila cantieri che stanno partendo. Gli aquilani protestano perché non hanno ancora visto le norme nero su bianco”.

Sulla questione è intervenuto anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che in un’intervista a Studio Aperto (lo stesso che ieri ha definito gli aquilani come un popolo “violento” che “ha aggredito le forze dell’ordine”, ndr), ha dichiarato che “ora la ricostruzione spetta alle autorità locali. Il governo deve dare i finanziamenti, cosa che è stata fatta, i fondi sono a disposizione del Comune dell’Aquila e della Regione e sono questi enti a doverli trasformare in realizzazioni concrete“.

Ed è forte la polemica dopo le parole pronunciate ieri dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi. “Quando vedo il sindaco dell’Aquila Cialente e l’ex presidente della provincia Pezzopane, ambedue noti esponenti politici del Pd, in giro per Roma alla testa dei manifestanti contro il Governo” ha detto “mi corre l’obbligo di ricordare che da 13 mesi aspetto dagli amministratori locali le indicazioni di come spendere 12 milioni di euro stanziati nel maggio 2009 dal Dipartimento Famiglia per strutture per bambini, anziani, famiglie in difficoltà. Se i suddetti capipopolo se ne stessero all’Aquila a lavorare per la ricostruzione, sicuramente non dovremmo registrare questi vergognosi, incredibili ritardi per la realizzazione di strutture che per loro responsabilità sono ancora totalmente al palo”.

Non si è fatta attendere la replica di Stefania Pezzopane. ”Le dichiarazioni di Giovanardi sono quanto mai inopportune. Invece di insultare gli aquilani venga piuttosto in città a rendersi conto della situazione. Soprattutto, se è una persona seria, ritiri le sue affermazioni oppure le corregga, visto che questa manifestazione ha visto sfilare rappresentanti politici di tutti gli schieramenti, uniti davanti alla tragedia del popolo aquilano. Piuttosto, non lo sfiora il dubbio che, data l’unità della protesta da parte di tutte le forze politiche e della gente comune, forse è qualche rappresentante di Governo che dovrebbe andare a lavorare?”.

 

 

 

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