L’esercito aquilano, armato solo di bandiere-verdi, non vuole fermarsi.
Dopo la grande manifestazione aquilana del 16 giugno, che ha visto scendere in piazza oltre 20mila persone, e la prima trasferta romana, il 24 giugno, con un consiglio comunale straordinario davanti al Senato, i cittadini delle aree colpite dal sisma dello scorso anno, continuano a chiedere con forza una legge organica che preveda il congelamento di mutui e prestiti, la sospensione di tasse e imposte per cinque anni e la successiva restituzione in dieci anni senza interessi.
E, ancora, garanzie per i disoccupati, i cassintegrati ed i precari e misure per far ripartire le attività economiche e commerciali.
Chiedono, inoltre, un piano di ricostruzione per la città e i paesi del cratere, attraverso procedure snelle ed efficaci.
E, infine, risorse economiche, anche prevedendo una tassa di scopo o un contributo di solidarietà.
Questo chiedono i cittadini aquilani. “Non privilegi, ma equità e diritti”.
Marina Serra