Lo rende noto il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, che questa mattina ha illustrato i risultati delle risposte da parte delle aziende del cratere, per le quali la Regione aveva stanziato 35 milioni di euro.
Il bando rientra nella rimodulazione del Por Fesr Abruzzo 2007-2013. Il 15 marzo è scaduto il termine per la presentazione delle domande di risarcimento danni.
Le richieste di indennizzo sono state complessivamente 779, di cui l’85 % hanno superato la fase di verifica formale dei requisiti di ammissibilità passando così alla fase di valutazione di merito; il 15 %, invece, è stato escluso per carenza di requisiti formali.
Alle 150 imprese ammesse a contributo andranno circa 28 milioni e 600 mila euro. Le risorse residue, che ammontano a 6 milioni e 400 mila euro, verranno utilizzate a conclusione della procedura di verifica delle richieste di ristoro a valere su altra forma di indennizzo che sta curando il Comune dell’Aquila.
”A questi 35 milioni” ha spiegato il presidente “vanno ad aggiungersi 44 milioni di euro che ho trattenuto, dai 122 trasferitimi dalla Protezione civile, proprio per sostenere la ripresa delle attività produttive che sono poi quelle che stanno maggiormente soffrendo il post terremoto”.
La misura, ovviamente, non può essere cumulata con altre forme di indennizzo; anche eventuali polizze assicurative vanno scorporate dal contributo complessivo. Questo fa, dunque, prevedere un recupero di parte delle somme già stanziate a beneficio di altre imprese che, automaticamente, scorreranno in graduatoria. Oggi il provvedimento è stato pubblicato sul Bura e contemporaneamente l’elenco dei beneficiari comparirà sul sito della Regione. Le risorse saranno assegnate non appena le singole imprese presenteranno la documentazione necessaria, si conta entro settembr.
Le aree sono San Salvatore-Fontana Luminosa, Santa Maria di Farfa-San Bernardino, Porta Napoli Est-Ovest, Banca d’Italia-Belvedere, Duca degli Abruzzi-Lauretana-S. Croce.
L’avviso, che avrà una scadenza di 30 giorni, fa seguito all’intesa raggiunta tra il sindaco e il Commissario delegato per la Ricostruzione Gianni Chiodi, sulla perimetrazione del centro storico della città e delle frazioni ed è stato predisposto dal Servizio Ripianificazione, Politiche del territorio e ambientale del Comune dell’Aquila, in collaborazione con la Struttura tecnica di Missione, diretta da Gaetano Fontana. Nel documento sono previste diverse modalità di presentazione delle domande, a seconda che ci si riferisca a edifici singoli o con caratteristiche storiche da preservare o appartenenti a contesti omogenei.
Nelle 6 aree sono presenti, inoltre, alcuni settori di ”progetto unitario”. Si tratta di porzioni di città in cui si riscontrano particolari criticità, come un alto e diffuso livello di danno, la dequalificazione dello spazio pubblico e privato, l’inadeguatezza di accessi e percorrenze. In questo caso l’avviso suggerisce l’elaborazione di una proposta integrata, con i criteri definiti negli elaborati allegati al medesimo, finalizzata a una ristrutturazione e riqualificazione degli edifici e dei tessuti.
“Con questo atto” ha detto Cialente “si avvia la ricostruzione del cuore della città, rispondendo così alla volontà e alla speranza di tutti gli aquilani. Entro un mese verrà pubblicato anche l’avviso per l’ambito A (città storica dell’Aquila e delle frazioni), che è in via di elaborazione. La pubblicazione dell’avviso odierno è stata resa possibile soltanto in seguito all’emanazione dell’ordinanza contenente le linee guida e i criteri essenziali per gli interventi sugli edifici classificati E. Ordinanza della quale ancora una volta sono costretto a lamentare l’inspiegabile ritardo di pubblicazione, che ci ha fatto perdere circa tre mesi. Purtroppo, in questo momento, non disponiamo dei necessari finanziamenti. Senza voler far polemica credo che, con questo atto, si dimostri la volontà, la capacità e la qualità progettuale dell’amministrazione comunale, nonchè la sua ferma e concreta intenzione di procedere rapidamente alla ricostruzione del centro storico. E’ oltremodo necessario che finalmente il Commissario Chiodi possa disporre di risorse vere, impegnabili, per dare risposte agli aquilani e a tutti i Comuni del cratere. Ne approfitto per chiedere, a coloro che, con una certa dose di vigliaccheria istituzionale scaricano sugli Enti Locali la responsabilità dei ritardi, di darsi da fare per reperire le risorse necessarie”.