Ad oggi si torna a parlare di questo luogo suggestivo, ma estremamente pericoloso poiché la parete rischia letteralmente di sbriciolarsi. È stato il sisma del 6 aprile a danneggiare gravemente le gole: circa 800 metri cubi di roccia sono stati lesionati proprio sul versante destro del monte Tino che si affaccia sulle gole di Celano-Aielli. A confermarlo è stato l’ennesimo sopralluogo effettuato da Protezione Civile, polizia provinciale, Comune di Celano e dal Cai di Avezzano e Celano.
La situazione sembra essere seria: resta, infatti, il divieto assoluto di attraversare l’area naturale chiusa al pubblico. Nei prossimi giorni verrà convocata una riunione per trovare una soluzione per gestire la situazione critica mediante opere di mitigazione, come ad esempio barriere o altro. L’allerta, però, rimane alta anche perché la zona è ancora oggi soggetta a terremoti.
Francesca Lustrati