Celano. Lo scorso febbraio le gole di Celano vennero chiuse per un’ordinanza del Comune che ne vietava l’accesso ai turisti. La questione è sempre stata al centro dell’attenzione del Comune, poiché le gole sono luogo turistico e di estrema importanza per l’economia della zona.
Ad oggi si torna a parlare di questo luogo suggestivo, ma estremamente pericoloso poiché la parete rischia letteralmente di sbriciolarsi. È stato il sisma del 6 aprile a danneggiare gravemente le gole: circa 800 metri cubi di roccia sono stati lesionati proprio sul versante destro del monte Tino che si affaccia sulle gole di Celano-Aielli. A confermarlo è stato l’ennesimo sopralluogo effettuato da Protezione Civile, polizia provinciale, Comune di Celano e dal Cai di Avezzano e Celano.
La situazione sembra essere seria: resta, infatti, il divieto assoluto di attraversare l’area naturale chiusa al pubblico. Nei prossimi giorni verrà convocata una riunione per trovare una soluzione per gestire la situazione critica mediante opere di mitigazione, come ad esempio barriere o altro. L’allerta, però, rimane alta anche perché la zona è ancora oggi soggetta a terremoti.
Francesca Lustrati