L’Aquila. A distanza di poco più di un anno dal terremoto dell’Aquila in cui 308 persone hanno perso la vita, alcuni familiari delle vittime hanno promosso la nascita della ”Fondazione 6 aprile per la vita onlus”, presentata questa mattina da Vincenzo Vittorini, Massimo Cinque, Giustino Parisse, Pier Paolo Visione, Benito Gioia e Renza Bucci, tutti professionisti colpiti negli affetti più cari.
La Fondazione è aperta a tutti, aquilani e non, istituzioni locali e nazionali, studiosi di tutto il mondo” ma, hanno spiegato i promotori, ”assolutamente preclusa ai politicanti, alle casacche ed alle bandiere, a chi è interessato solo a prendere”.
”Nel nostro dolore” hanno detto “ci sentiamo di dover fare ancora uno sforzo per dare un segnale forte alla città ed alla sua comunità che ci sembra sfilacciata e non orientata unitariamente alla ricostruzione sociale, materiale e culturale. Vogliamo impegnarci per far sì che da una tragedia come la nostra possa nascere una nuova comunità, viva e sana che coinvolga l’energia di tutta la città e orienti il comportamento dei futuri amministratori al rispetto del prossimo e all’assunzione di responsabilità”.
E sono stati momenti di grande commozione quelli vissuti questa mattina, specialmente quando i padri hanno parlato dei loro ”angeli”, della loro ”presenza continua nei pensieri e nei gesti”, dell’orgoglio per i cari scomparsi, ma anche dell’incolmabile dolore e del desiderio di rispondere alla morte con l’evocazione della vita.
Tra le finalità della Fondazione, sollecitare l’istituzione per il 6 aprile di ogni anno di ”una giornata per non dimenticare”, per riflettere ma anche per proporre e suggerire percorsi a tutela dell’esistenza umana; organizzare dibatti culturali, istituire borse di studio e premi; collaborare con le istituzioni, gli enti e le organizzazioni, anche internazionali, per diffondere la cultura della vita. Ma, soprattutto, bandire un concorso per la progettazione e realizzazione di una fontana ”di una bellezza unica” da posizionare nel cuore della città. Perchè l’acqua è simbolo di vita e ”perchè di acqua avevano bisogno le tante persone rimaste intrappolate tra polvere e sassi”.
”Una Fondazione” ha spiegato Parisse “che non nasce contro qualcuno ma per qualcosa, per far sì che il nostro Paese, tanto bravo a gestire il dopo, lo sia anche nel prevenire”.
Già dalla prossima settimana sarà possibile iscriversi versando una piccola quota. In attesa di una sede stabile, per il momento è possibile rivolgersi allo studio di Pier Paolo Visione.
Nel corso della presentazione di questa mattina, i familiari delle vittime sono tornati anche sull’argomento che tanto ha fatto discutere negli ultimi giorni. ”Le parole a volte fanno male più di un bisturi o di una pistola” ha detto Vincenzo Vittorini. “Le frasi di Berlusconi ci hanno profondamente feriti. Avremmo potuto rispondere per via legale, ma pensiamo che il muro contro muro e le violente contrapposizioni non giovino a nessuno. Noi con la morte dei nostri cari conviviamo ormai da 15 mesi, ma il nostro impegno è solo in favore della vita, non contro di essa. Il giorno prima di quella infelice uscita, noi parenti di tutti quegli angeli che non ci sono più avevamo dato vita alla Fondazione. Quasi una risposta anticipata a quelle evocazioni di morte. Ripeto, noi siamo per il trionfo della vita in tutte le sue espressioni. Gli aquilani hanno una dignità estrema. Non si armano con i fucili, ma con le buone intenzioni. Fa riflettere comunque il fatto che quelle affermazioni siano giunte da un Presidente che dovrebbe essere il Presidente di tutti. Credo che la politica o sia alta o non abbia alcun senso”.