L’Aquila. “La vertenza del pubblico impiego è particolarmente sentita all’Aquila, dove c’è una città ancora in parte da ricostruire, con una partita aperta sul personale negli enti locali, in particolare sui precari del Comune. Una vicenda che ancora non trova soluzione, nonostante l’esigenza, da parte dell’amministrazione comunale, di professionalità specifiche e tecniche per il processo di ricostruzione in atto”.
E’ quanto dichiarano Paolo Sangermano, segretario Cisl della provincia dell’Aquila, ed Elvezio Sfarra, responsabile Cisl L’Aquila, annunciando l’adesione del sindacato alla manifestazione del pubblico impiego, prevista per il prossimo 28 novembre, a Roma.
“Una manifestazione nazionale”, spiegano Sangermano e Sfarra, “che assume particolare rilievo per la situazione che vive il nostro territorio, dove la vertenza dei precari del Comune, che hanno lavorato in questi anni alla filiera della ricostruzione, rappresenta un tassello essenziale per garantire la velocizzazione delle pratiche legate alla rinascita dei centri storici. Su questo il Governo deve fornire risposte positive, in tempi brevi”.
Una vertenza che si inserisce nel più ampio quadro della manifestazione del pubblico impiego, idetta dai sindacati per sollecitare il rinnovo del contratto nazionale di settore, bloccato da sei anni. “In discussione ci sono anche molti argomenti rilevanti”, evidenziano Sangermano e Sfarra, “come l’eliminazione dei salari accessori, il rilancio della contrattazione per una migliore organizzazione del lavoro, la revisione del sistema formativo, rinnovate relazioni sindacali da finanziare con la lotta alla spesa improduttiva e flessibilità previdenziale in uscita per garantire il turnover e quale riconoscimento dei lavori usuranti”.
La Cisl chiede al Governo “la definizione immediata di quattro comparti, nell’ambito del pubblico impiego, con un’attenzione particolare alla valorizzazione delle professionalità e alla semplificazione delle procedure burocratiche negli uffici pubblici per offrire un miglior servizio ai cittadini”.