Ospedale L’Aquila verso la storica meta dei 500 trapianti di rene

L’Aquila. Poco più di una settimana fa ha effettuato il trapianto di rene numero 480 della sua ultradecennale attività, quasi in concomitanza col congresso nazionale del trapianto d’organo (svoltosi dal 24 al 26 settembre scorsi) che ha consentito all’Aquila di parlare un linguaggio nazional-europeo, alla presenza di oltre 500 specialisti della disciplina, italiani e stranieri, provenienti da Paesi come Usa e Gran Bretagna.

Il Centro trapianti di rene del San Salvatore ‘vede’ ormai a portata di…bisturi, per la fine dell’anno, l’eccezionale traguardo dei 500 trapianti, proprio sulla scia della grande risonanza avuta dal 39°congresso nazionale della Sito (società italiana trapianti d’organo), per la prima volta svoltosi nel capoluogo regionale.

Una kermesse medico-scientifica che è figlia dei meriti acquisiti negli anni dal Centro dei trapianti dell’ospedale aquilano, capace portare nel capoluogo regionale, in occasione dei lavori congressuali, figure di primissimo piano della disciplina nel panorama internazionale come Paolo Muiesan, del centro trapianti di Londra (forse il più prestigioso in Europa) e Giuseppe Orlando, di origine aquilane, uno dei figli di quella terra trafitta dal sisma ma sempre capace di esportare talenti nel mondo.

Grazie al ‘padre putativo’ che lo dirige da anni, il prof. Antonio Famulari, il Centro regionale trapianti di rene nei 3 giorni del congresso nazionale, oltre a un dibattito scientifico di alto profilo, ha consentito all’Aquila di mettere in scena un grande ‘laboratorio’ di formazione professionale per 80 infermieri provenienti da tutta Italia: dalla Lombardia al Lazio fino alla Sicilia.

L’assemblea congressuale, che quest’anno ha fatto tappa all’Aquila, ha avuto un notevole riscontro, in termini di adesioni e di apprezzamenti, testimoniato dalla gran folla di partecipanti che, nel giorno di apertura dei lavori (il 24 settembre scorso) non è riuscita a trovare posto per intero all’interno del Parco della musica di L’Aquila.

“L’evento”, ha detto il prof. Famulari che lo ha presieduto, “ci ha dato la possibilità di far conoscere tutta la bellezza ferita della nostra città e di dare ulteriore lustro al più che decennale lavoro del centro trapianti di rene.

Entro l’anno contiamo di arrivare a quota 500, un obiettivo di grande valenza che condenserebbe in sé la dedizione, la professionalità e l’impegno non solo del nostro Centro ma di tutti i servizi dell’ospedale che, ognuno per la propria competenza, danno il proprio prezioso contributo a tutte le fasi della nostra attività”.

Il trapianto di rene numero 480 è stato effettuato poco più di una settimana fa; l’organo, donato da un uomo di Sulmona, ha riacceso l’ennesimo bagliore in un’altra vita.

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