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Polfer Sulmona verso la chiusura, lo sgomento di Uil Penitenziari

Sulmona. La Uil penitenziari si dice contraria alla paventata idea di chiusura del presidio polfer della stazione di Sulmona.

‘Lo facemmo in occasione della manifestazione dinanzi i cancelli del locale commissariato e lo ribadiamo oggi: la circolare emanata dal Ministero dell’Interno e che prevede la chiusura dell’importante presidio polfer a Sulmona è da irresponsabili’, ad affermarlo è Mauro Nardella, Vice segretario regionale della Uil Penitenziari.

Capiamo l’esigenza di razionalizzare le spese a favore di una spending review che stenta a far vedere i suoi frutti, malgrado molto sui dipendenti pubblici sia già stato prelevato, – continua il sindacalista- ma farlo alle spese della sicurezza dei cittadini è deplorevole e non consono ad uno Stato civile.

Le tasse onerosamente pagate a suon di euro dagli italiani – prosegue Nardella – dovrebbero tener conto e non poco della salvaguardia della tranquillità che si deve al Popolo ma a quanto pare non per chi ci governa.

L’esigenza di tenere aperto un ufficio presso la stazione sulmonese, secondo importante nodo ferroviario d’Abruzzo, va anche e soprattutto in direzione della prevenzione derivante dalla presenza di un istituto di pena tra i più delicati d’Europa, che nei prossimi anni vedrà un notevole incremento di soggetti reclusi molto pericolosi e che negli anni passati ha visto il verificarsi di numerosi eventi critici da parte di detenuti in permesso proprio in questa area cittadina.

Per quanto di sua competenza la Uil penitenziari – chiosa Nardella- si dice pronta a sostenere la causa intentata da Kristian Serafini e con il quale avrà modo di confrontarsi nei prossimi giorni. L’invito è rivolto anche e soprattutto al Sindaco della città Peppino Ranalli al quale chiediamo la riproposizione del confronto avuto a suo tempo con il Vice Presidente del CSM Giovanni Legnini e l’implementazione degli stati generali per la sicurezza per il territorio peligno del quale egli ne è la massima espressione’.