Come risposta ai sequestri, l’assemblea formalizza innanzitutto la sua solidarietà alle persone identificate. Qualcuno propone, invece, una sorta di autodenuncia collettiva, oltre alla necessità di attrezzarsi per la difesa in sede legale.
“Si ribadisce con forza il rifiuto di ogni tentativo di strumentalizzazione politica del movimento cittadino” fa sapere in merito il comitato, “laddove per “politica” si intende la presa di posizione o gli atti tesi a favorire questo o quel partito, che in questo periodo si confrontano anche sul piano elettorale”. In vari interventi, i cittadini hanno precisato l’unica accezione del termine “politico” che possa essere riferita al movimento: quella cioè “forma alta, disinteressata e condivisa di partecipazione cittadina ai processi decisionali che riguardano il futuro della città”.