Il governatore ha promesso massimo impegno nel liberare anche altre zone del centro storico. Anche piazza San Pietro, infatti, sarebbe stata quasi sgomberata. I dati ufficiali forniti dall’Asm parlano di circa 300 tonnellate di macerie portate via dalla zona rossa soltanto nella giornata di ieri. Un quantitativo che si aggiunge alle 800 tonnellate già rimosse nei giorni scorsi.
Mentre Gianni Chiodi era in piazza Palazzo, il “popolo delle carriole” si è nel frattempo spostato in piazza IX Martiri, dove si è rimesso a lavoro differenziando i mucchi di macerie ancora presenti. Da lì gli aquilani sono poi tornati in piazza Palazzo, dove hanno controllato se fossero state osservate correttamente le procedure per la separazione dei detriti.
Quattro in particolare gli eventi che si sono alternati in centro storico: a piazza Duomo si è tenuta l’assemblea cittadina con le modalità dell’open space, mentre i terremotati si sono fermati in piazza IX Martiri. Nel frattempo, il “popolo dei fiori” ha ripulito e piantato fiori al Castello, a piazza Palazzo e nella stessa piazza IX Martiri. A Strinella 88, infine, si è tenuta una puntata di Ballarò.
Partito Democratico. Anche Silvio Paolucci, segretario regionale del Pd abruzzese, è intervenuto in merito alla rimozione delle macerie. “Ormai tutti, dai cittadini alla Chiesa, denunciano che L’Aquila è ancora sepolta dalle macerie” ha sottolineato a riguardo. “Tutti tranne il Pdl, che non si accorge di nulla tanto da mandare in ferie il Consiglio regionale per 42 giorni, per poi cercare di salvare la faccia con un maldestro scaricabarile. Un comportamento che dimostra come ormai il centrodestra abbia perso anche il senso del pudore. Il governo Berlusconi e la giunta Chiodi continuano ad umiliare gli aquilani pensando di poterli trattare come sfondo per gli spot elettorali e come comparse ai comizi, mentre le macerie, come denuncia anche il vescovo ausiliare, sono ancora lì. Chiodi abbia il coraggio di ammettere che queste ferie prolungate sono dovute al fatto che ormai ha accentrato tutti i poteri e quindi la sua maggioranza in Consiglio oggi non ha niente da fare nonostante il capoluogo sia in queste condizioni, altrimenti richiami i suoi colleghi di partito, faccia annullare le ferie e metta la Regione al servizio della grande emergenza della rimozione delle macerie e del rilancio economico e sociale della provincia partendo dalla zona franca urbana”.