Avezzano: non può versare Iva causa crisi, il giudice gli dà ragione

Avezzano. L’omesso versamento dell’Iva e delle ritenute – per oltre 600 mila euro -, perché l’azienda è in crisi e in condizioni di oggettiva impossibilità a pagare le imposte, non costituisce reato:

lo ha sentenziato il giudice del tribunale di Avezzano, Stefano Venturini,

nel processo a carico di un imprenditore del settore dei trasporti che ha dimostrato al giudice di non avere i soldi per pagare le tasse.

Comitas (associazione microimprese): ‘In migliaia nelle stesse sue condizioni, aperta strada a raffica ricorsi’

‘La sentenza del tribunale di Avezzano che ha assolto un imprenditore per omesso versamento dell’Iva poiché in condizioni di oggettiva impossibilità a pagare le imposte, apre ora la strada ad una raffica di ricorsi analoghi in tutta Italia’.

Lo afferma Comitas, l’associazione delle microimprese italiane, che da tempo assiste gli imprenditori in difficoltà economiche.

‘Già la Corte di Cassazione avevano sancito il medesimo principio: nonè punibile per omesso versamento dell’Iva l’imprenditore che non versa l’imposta a causa della crisi finanziaria e delle conseguenti difficoltà economiche. Gli imprenditori che versano nelle medesime condizioni descritte dalla sentenza di Avezzano sono migliaia in tutta Italia – afferma Comitas – l’abnorme incremento dei fallimenti registrati nel nostro paese a causa della crisi economica, ha infatti portato un numero crescente di imprese alla condizione di non poter versare l’Iva’.

In sostanza gli imprenditori non riescono a rispettare gli obblighi fiscali non perché siano degli evasori di professione, ma perché di fatto impossibilitati a causa della conseguenze della crisi. Viene meno cioè l’intenzionalità di danneggiare il fisco o sottrarsi alle proprie obbligazioni’, si legge nella nota.

‘Comitas ha deciso quindi di offrire assistenza legale a tutti gli imprenditori dell’Abruzzo e di Italia i quali, senza dolo, non siano riusciti a pagare l’iva o le altre incombenze fiscali, al fine di presentare ricorsi in tribunale e far valere il principio riconosciuto oggi dal Tribunale – dichiara il presidente Comitas, Francesco Tamburella – tutti gli interessati possono prendere contatto con le nostre sedi sparse sul territorio attraverso il sito www.comitas.it’

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