Avezzano. Si è tenuto nella giornata di mercoledì 29 aprile l’incontro sul tema della realizzazione della Centrale a biomasse Powercrop.
Erano presenti, in seguito alla convocazione del Prefetto Francesco Alecci, tutte le parti coinvolte nell’accordo del 2007, ovvero la Provincia dell’Aquila, i sindacati, il comune Celano e per la Regione Abruzzo il vicepresidente Giovanni Lolli e l’assessore Dino Pepe, per discutere sulla possibilità di realizzare o meno l’impianto all’interno del territorio della regione.
In via informale ha assistito all’incontro anche il consigliere regionale Gianluca Ranieri del Movimento 5 Stelle, primo firmatario della risoluzione, relativa alla centrale Power Crop, approvata in sede di Consiglio Regionale all’unanimità.
“L’Assessore” spiega il consigliere Ranieri “ partendo proprio dalla Risoluzione approvata in sede di Consiglio, ha ritirato il sostegno della regione all’intesa a suo tempo sottoscritta con i vertici Power Crop ed ha ribadito l’impossibilità di realizzare la centrale nel territorio del fucino, come noi sosteniamo da tempo”.
Una grande vittoria per il territorio ed uno scampato pericolo per tutto l’Abruzzo, poiché la terra circostante è la stessa da cui provengono ortaggi e verdura che finiscono sulla tavola di tutti gli abruzzesi.
All’interno dell’incontro si è parlato della creazione di un tavolo tecnico per una vera riconversione verso l’agro-industria, o, nella peggiore delle ipotesi, di dislocare la Power Crop in un altro territorio: ipotesi che tuttavia non risolverebbe affatto il problema creato da un impianto che ha una natura meramente speculativa e che non valorizza, ma devasta, il nostro territorio, cosa di cui la Regione sembra essersi finalmente resa conto.
“E’ un passo importantissimo per la soluzione della vicenda Power Crop” continua Ranieri “finalmente la Regione ha preso una posizione chiara sulla questione che ci avvicina ad un felice epilogo. Ci auguriamo” incalza il consigliere penta stellato “ che la responsabilità che Lolli e Pepe hanno assunto durante l’incontro sia formalizzata al più presto con una Delibera di Giunta, così che sia chiaro a tutti, anche al gruppo Maccaferri ed al Comitato Interministeriale, che non solo i cittadini, ma l’intera regione sono contro questo scempio”.
LIBERA, associazioni nomi e numeri contro le mafie, e LEGAMBIENTE con due iniziative congiunte fanno sentire la loro voce in sostegno della vertenza contro l’impianto della centrale a biomasse che Powercrop, gruppo Maccaferri, intende realizzare ad Avezzano.
Un impianto che da anni fa i conti con la viva e ferma opposizione del territorio, insostenibile sotto il profilo tecnico, ambientale, sanitario e economico. Le iniziative delle due associazioni sono state presentate questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Pescara, nella sede di Legambiente.
Durante l’incontro sono state ricordate le due risoluzioni approvate dall’intero consiglio regionale sulla centrale a biomasse di Avezzano che ponevano l’attenzione su due specifici punti: l’approvazione definitiva del Piano di Assetto Naturalistico della Riserva del Monte Salviano e la revisione del parere rilasciato dal Comitato Via nel 2010 alla luce delle criticità emerse nell’iter progettuale dell’impianto. Da qui l’intervento congiunto delle due associazioni volto a superare l’empasse in atto.
Legambiente, – ha spiegato il Presidente regionale dell’associazione, Giuseppe Di Marco, – ha presentato una diffida al Comune di Avezzano e alla Regione Abruzzo perché concludano e definiscano il procedimento di approvazione del Piano di Assetto Naturalistico della Riserva naturale regionale del Monte Salviano, al palo da troppo tempo.
Legambiente si riserva altrimenti di agire per via giudiziale attraverso il Tar per far accertare, ai sensi dell’articolo 116 del d.ls, n. 104/2010, l’inadempimento del comune di Avezzano e per ottenere la nomina di un commissario ad Acta con spese a carico del Comune e della Regione.
LIBERA – ha chiarito il referente per l’Abruzzo, Angelo Venti – ha depositato un esposto-denuncia contro il dirigente della Regione Abruzzo, architetto Antonio SORGI, per aver presieduto il Comitato di coordinamento regionale per la valutazione di impatto ambientale della Regione Abruzzo (Comitato V.I.A.) che, nel giudizio n. 1559 del 7 settembre 2010, ha espresso il parere avente contenuto “favorevole con prescrizioni”, per la realizzazione ad Avezzano della Centrale a Biomasse Powercrop della potenza di 93 MWt.
Nell’esposto denuncia Libera richiama fatti e documenti che obbligavano Sorgi ad astenersi dal prendere parte, in qualsiasi veste e ruolo, dalla procedura VIA inerente il progetto Powercrop di Avezzano e si chiede all’autorità giudiziaria di indagare su una serie di circostanze che vedrebbero il modus operandi di Sorgi ripetutamente improntato a favorire, nella sua veste di pubblico funzionario, Società nelle quali lo stesso ha dei forti interessi, diretti e indiretti, espressi ed occulti, di carattere imprenditoriale.